PESCINA – DESCRIZIONE (ITA)


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Pescina è un comune della provincia dell’Aquila, che sorge all’imbocco della Valle del Giovenco, risultando confinante con i comuni di Castelvecchio Subaqueo, Celano, Collarmele, Gioia dei Marsi, Ortona dei Marsi, Ortucchio, Ovindoli. Il comune fa parte della Comunità italiana Valle del Giovenco di cui è sede L’economia del paese è prevalentemente legata all’agricoltura e alla più recente attività turistica cresciuta molto negli ultimi anni.

 

Pescina oggi. (Immagine personale)

 

Le origini del paese sono antichissime risalenti agli antichi Marsi, uno dei popoli italici abitanti dell’Italia preromana, ma il territorio comunale è anche molto più antico testimoniato in ciò dai ritrovamenti di tracce d’insediamento umano trovate, risalenti addirittura a 18.000 anni fa.

Ma le tracce d’insediamento stabile proprie della struttura dell’abitato di Pescina sono da ascrivere agli antichi farsi, che qui avevano costituito un piccolo centro fortificato a guardia dell’imbocco della Valle del Giovenco.

Passato in seguito il periodo marso e quello romano sullo stesso sito dove sorse questo primo centro fortificato, si è costituita in età alto medievale il centro di Pescina. Durante il medioevo il paese conosce un grosso sviluppo sia edilizio che demografico, che fa del borgo uno dei principali centri della Marsica. Simbolo della Pescina medievale è il suo magnifico castello vera punta di diamante tra i manieri marsicani, ancor più oggi dopo il suo felice e recente restauro prodotto tra il 2020 e il 2022.

 

Il castello di Pescina oggi. (Immagine personale)

 

Il paese in seguito a questo forte sviluppo diventa dapprima sede di baronia e poi nel 1580 sede del vescovo dei Marsi, che rimane qui fino al 1924, allorquando la sede viene trasferita ad Avezzano, divenuta nel frattempo il capoluogo dell’intera Marsica.

Lo sviluppo di Pescina è abbastanza costante nel tempo e prosegue anche nel XIX secolo dopo l’eversione feudale del 1806. Dopo questa data infatti il centro abitato subisce dopo l’unità italiana un incremento di popolazione, che aumenta nel corso della fine del secolo.

Ciò è dovuto a vari fattori, ma sicuramente uno di quelli più importanti dipende dal prosciugamento del Lago Fucino realizzato dal banchiere Torlonia tra il 1854 e il 1878. Questo grazie ad un grande lavoro ingegneristico realizza una delle più grandi imprese idrauliche della storia, ottenendo alla fine di quest’opera una grande distesa di terreno agricolo una delle maggiori di tutta Italia, che ora appartiene a lui.

 

La  Piana del Fucino. (Immagine personale)

 

La realizzazione dell’opera idraulica e quindi l’essere riusciti nel prosciugamento oltre a portare enorme ricchezza a Torlonia, porta anche tanti nuovi lavoratori nella Marsica per lavorare la ricca e fertile nuova Piana del Fucino.

Questa gente dapprima si era trasferita nel Fucino per lavorare alla nuova impresa idraulica e una volta realizzata l’opera rimane qui per lavorare come agricoltore. Ciò porta come conseguenza che questi nuovi lavoratori prendono casa nei paesi attorno alla piana del Fucino e tra i paesi che vedono un incremento di popolazione anche per questo motivo, vi è Pescina.

 

Pescina prima del 1915.

 

Pescina infatti passa dai 3500 abitanti del 1871 ai 6074 del 1911 e questo incremento di popolazione porta ad un ulteriore sviluppo economico della cittadina che si esplica tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.

Nel 1915 però si verifica il grande terremoto di Gioia dei Marsi che si rivela altamente distruttivo. Il sisma distrugge tutti i paesi della Marsica, compresa Pescina, che vede morire in pochi attimi 5000 persone su un totale di 6000 residenti e al livello infrastrutturale il paese viene completamente annientato. Ci vorranno molti decenni perchè il paese si riprenda dalla tragedia.

 

Pescina dopo il terremoto del 1915

 

D’altra parte una scossa sismica come quella di Gioia dei Marsi sorprese tutti, in quanto la zona del Fucino fino al 1915 non aveva mai dato una sismicità significativa e all’epoca nessuno era competente di geologia e sapeva che questa zona è tra le più sismiche d’Italia, che rilascia terremoti importanti a distanza di molto tempo. All’epoca si credeva addirittura che la colpa del sisma fosse da imputare al prosciugamento del lago, avvenuto appena 40 anni prima e oggi sappiamo bene che quella scossa è stata originata da uno slittamento di faglia in senso distensionale.

Però nonostante l’enorme tragedia il paese reagisce e nel corso del ‘900 Pescina torna ad essere un grande centro agricolo, che in seguito all’installazione dell’uscita dell’autostrada Torano-Pescara vede crescere ancor più la propria economia, seppure in modo inferiore rispetto al resto della Marsica. In seguito a questo sviluppo economico il paese investe su se stesso diventando piano piano tra la fine del ‘900 e l’inizio del secolo XXI anche un grande centro turistico.

Pescina è da sempre famosa per aver dato i natali al cardinale Mazzarino e allo scrittore Ignazio Silone. Quest’ultimo profondamente legato alla sua terra è stato uno dei grandi scrittori italiani più importanti del ‘900, con un passato anche da importante uomo politico della sinistra italiana. Quando Silone muore nel 1978, lascia scritto tra le sue volontà di essere sepolto ai piedi del vecchio campanile della chiesa di San Berardo. Il messaggio che lascia come sua volontà testamentaria è al tempo stello una bellissima descrizione del paese.

 

La tomba di Ignazio Silone. (Immagine personale)

 

Egli dice: “Mi piacerebbe di essere sepolto così, ai piedi del vecchio campanile di San Berardo, a Pescina, con una croce di ferro appoggiata al muro e la vista sul Fucino in lontananza”.

Queste parole danno un’idea precisa e limpida sia del suo attaccamento a Pescina, sia del bellissimo panorama che si ammira dalla vecchia Torre del castello, caratteristica distintiva del paese.

Il crepuscolo, tra le rovine del vecchio paese diroccato per il sisma del 1915 conferiscono una connotazione di romanticismo a questo luogo magico e rilassante al tempo stesso, dove il tempo sembra essersi fermato.

 

Autostrada A25 e sullo sfondo il ponte dove passano i treni in direzione Pescara. (Immagine personale)

 

Pescina è facilmente raggiungibile con la macchina per l’uscita dall’autostrada, è servita dai treni, avendo una propria stazione ferroviaria e dai bus dove operano alcune compagnie. Il paese è un luogo perfetto dove stazionare qualche giorno per assaporare pace e tranquillità e allo stesso tempo è un ottima base di partenza per scoprire sia la Valle del Giovenco che la Piana del Fucino. A ciò si aggiunge un ottima cucina ricca di piatti tipici, che spaziano dai primi ai secondi fino ai dolci.

 

Pescina oggi. (Immagine personale)

 

La Pescina  di oggi è migliorata molto nella qualità dei servizi turistici e riesce a tenere testa a tante altre località sia abruzzesi che extraregionali. Riuscire a passare del tempo qui può voler dire non solo ottimo cibo e grandi panorami, ma soprattutto il poter vivere la storia e il futuro.

 

Casa Museo Giulio Mazzarino. (Immagine personale)

 

Il vivere la storia si può fare sia visitando il suo centro storico che i suoi musei e il futuro dando uno sguardo al grande centro di Telespazio il grande cuore scientifico della Marsica.

 

Il centro di Telespazio all’interno della Piana del Fucino. (Immagine personale)

 

Pescina, trovandosi in una zona abbastanza pianeggiante presenta un clima mite rispetto alla media di altri centri abruzzesi, con temperature medie che nel mese più freddo (gennaio) si aggirano sui 2,5 °C e in quello più caldo (luglio) sui 22,9 °C.

Le precipitazioni sono relativamente abbondanti (circa 820 mm annui) e concentrate soprattutto nel tardo autunno e in inverno la neve cade quasi sempre in maniera abbondante.

 

Pescina vista dall’alto con lo sfondo della Piana del Fucino. (Immagine personale)

 

Pescina è oggi un grande centro turistico che offre molto ai suoi visitatori sia sul piano culturale che ambientale. Nel corso del tempo la cittadina è poi migliorata tanto anche sul piano dell’accoglienza e dell’intrattenimento riuscendo a organizzare grandi eventi culturali e ludici che richiamano molta gente.

Allo stesso tempo non dobbiamo dimenticare la cucina che oggi sta diventando un valido richiamo turistico non solo per la bontà della cucina marsicana, già molto conosciuta sia in ambito locale che anche internazionale, ma soprattutto per i suoi prodotti ortofrutticoli, che sono una vera eccellenza agricola di cui andare fieri e che sono alla base dei magnifici piatti che poi gustiamo nei vari ristoranti della zona e della Marsica in genere. Un luogo ideale insomma dove ritremprarsi e ripartire alla grande. 

Inoltre nella Marsica non esiste solo la Piana del Fucino come zona ortofrutticola d’eccellenza, in quanto il suo paesaggio variegato consente di avere altri prodotti. In altre parole la Marsica essendo una zona molto ampia si divide in varie sottozone e ognuna di esse vanta delle sue specialità ortofrutticole.

 

Alberi di mela della Valle del Giovenco. (Immagine personale)

 

Per esempio la Valle del Giovenco è molto famosa per la produzione delle mela e del miele, entrambi prodotti che hanno ottenuto nel tempo molti riconoscimenti di qualità. Quindi come abbiamo potuto scorgere in questa breve dissertazione Pescina offre molto, è un luogo ideale dove ritremprarsi e ripartire alla grande.

Quindi venite a Pescina che aspettate!!!

 

 


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