BALSORANO – DESCRIZIONE (ITA)


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Balsorano è una delle porte della Marsica trovandosi a contatto con il Lazio, nello specifico con la zona della Ciociaria. Balsorano attualmente è un comune che si sviluppa in pianura e rappresenta un piccolo centro del comprensorio di Avezzano, di tutto rispetto con i suoi 3.600 abitanti.

Ma l’attuale abitato di Balsorano rappresenta la parte moderna del paese, essendo stato  creato di pianta dopo il terremoto del 1915.

 

La Valle Roveto con Balsorano nuovo al centro della valle. (Immagine personale)

 

Il vecchio nucleo abitativo da cumolo di macerie com’era dopo il terremoto di Gioia dei Marsi, è divenuta nel frattempo una frazione a se stante, di nuovo pienamente abitata, che continua a rappresentare l’anima antica del comune e centro di questo abitato è chiaramente l’immenso e splendido castello Piccolomini.

 

Il castello di Balsorano. (Immagine personale)

 

Il castello Piccolomini risale come prima fondazione al X secolo venendo eretto nella sua prima versione dai conti Berardi, antichi conti della Marsica e primi conti di Celano. I Piccolomini ascesi alla contea celanese nel 1462 ristrutturano o ricostruiscono molti dei vecchi manieri e torri eretti secoli prima dai Berardi e ora da loro riadattati all’utilizzo dei nuovi tempi.

Il castello Piccolomini è uno di questi, rappresentando nella nuova versione di fine XV secolo una via di mezzo tra il vecchio maniero fortezza militare, la nuova tipologia di castello adibito a residenza signorile in uso nel periodo rinascimentale.

 

Il castello di Balsorano. (Immagine personale)

 

Il castello Piccolomini è rimasto nel corso dei secoli fino al 1806, anno della fine del feudalesimo nella Marsica, la sede della baronia di Balsorano, dapprima parte integrante della contea celanese e poi feudo indipendente.

Dopo la fine della baronia di Balsorano, il castello e Balsorano stessa è rimasta insieme all’altro centro di Civitella Roveto, il fulcro della Valle Roveto, poichè qui si sono insediati i Lefebreve, una famiglia imprenditoriale francese, che nella Valle Roveto hanno impiantato un importante industria della carta attiva per tutto il secolo XIX, rappresentando con ciò un’importante punto di riferimento locale per l’imprenditoria di questa parte di Marsica.

 

Una delle sale interne al castello adibita a sala
ristorante durante una manifestazione locale. (Immagine personale)

 

Oggi il castello di Balsorano rappresenta nel comune la principale meta turistica del posto, dove molti turisti italiani e stranieri approdano ogni anno per partecipare a eventi organizzati dal comune di Balsorano.

Certo il castello rappresenta in se una grossa fetta di turismo, ma non è l’unica attrattiva della zona poichè l’area dove è presente Balsorano vecchio e Balsorano Nuovo, sede del comune, si trovano immersi in una natura grandiosa disposti all’interno di una valle, dove scorre al centro il fiume Liri, che ha strutturato la valle stessa con la sua azione erosiva.

Balsorano con i suoi due abitati vecchio e nuovo si erge ai piedi del Monte Cornacchia (2003 m) e del Monte Breccioso (1976 m), che sono i monti più alti della catena della Serralunga, la cosidetta catena di destra andando verso il Fucino. Dall’altro lato invece il comune si ritrova la grandiosa catena degli Ernici, la catena di sinistra, con il Monte Pizzo Deta a svettare su tutti.

 

Monte Pizzo Deta (2041) appartenente alla catena dei Monti Ernici. (Immagine personale)

 

Ebbene questi due gruppi montuosi bellissimi da vedere sono meta ogni anno di molti escursionisti, appassionati di montagna, che con la loro presenza decretano in un certo senso l’alta qualità naturalistica del territorio di Balsorano. Balsorano infatti non molti sanno che è immersa in un invidiabile territorio, grandioso proprio per la sua monumentalità naturalistica e geologica. Questo infatti è talmente puro come ambiente che qui si ritrovano a vivere molte specie di animali come il lupo, l’orso, il falco, o l’aquila reale, solo per citarne alcuni.

 

Monte Serra Alta presso Balsorano. (Immagine personale)

 

Balsorano nel corso dei secoli è sempre stato un territorio di passaggio, quindi sono stati tante le persone che qui sono passate e hanno soggiornato, apprezzando sia la natura del territorio, che la sua cucina, assai ricca e sostanziosa. Qui si coltiva una delle migliori qualità di olio sia dell’Abruzzo che di tutto il centro Italia. Questo olio antico per coltivazione, è da sempre apprezzato per avere un sapore piccante medio, che appare ricco di sentori vegetali erbacei con note di mandorla e carciofo ben armonizzate, ma soprattutto possiede un altissimo contenuto di polifenoli.

 

L’olio della Valle Roveto.

 

Balsorano quindi grazie alla sua natura, storia e cucina e all’alta qualità ricettiva composta da piccoli alberghi, agriturismi e ristoranti si presta bene ad una piccola vacanza stanziale.

 

 


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