Descrizione

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X-XXI Secolo

 

 

 

La Porta Mutiati è ciò che rimane insieme a qualche altro elemento urbano, della vecchia struttura urbanistica medievale di Ovindoli. Il paese nel corso dei secoli ha mutato più volte  le sue caratteristiche urbanistiche sia per adattarsi alle diverse esigenze dei tempi, sia per i numerosi terremoti che il paese ha vissuto nel corso della sua storia millenaria, soprattutto sismi d’area aquilana.

 

Porta Mutiati presso Ovindoli vecchio

 

Ovindoli si costituisce nell’XI secolo come quasi tutti i paesi di montagna della Marsica grazie allo sviluppo della contea dei Marsi, retta dai Berardi. Il paese nasce come rocca fortificata, formata cioè da un castello e da mura possenti, all’interno delle quali si sviluppa il borgo dove vive la popolazione. La rocca di Ovindoli fa parte di un sistema difensivo ben strutturato nella Contea dei Marsi.

La rocca si trova in mezzo a un sistema difensivo, essendo in collegamento visivo sia con il castello di San Potito e la Torre di Santa Iona, che con i castelli di Rovere e Rocca di Mezzo.

Ovindoli nella sua struttura medievale viene costruita nell’XI secolo su uno sperone di roccia, con il compito di controllare la sottostante valle del Fucino, in posizione di cerniera tra l’Altopiano delle Rocche ed il fondovalle. Il borgo come detto sopra si struttura con un piccolo castello e mura fortificate di avvistamento.

 

Angolo di Ovindoli vecchia

 

Purtroppo oggi di tutta questa struttura medievale rimangono poche tracce, tra cui la Porta Mutiati e la struttura stessa di Ovindoli vecchia fatta di strade strette nella parte antica e un continuo salire in arroccamento intorno la montagna.

Con il passare del tempo la struttura di Ovindoli si modifica a causa del venir meno del suo scopo difensivo. Il borgo perdendo perciò la sua funzione di roccaforte diventa con il tempo un semplice paese di montagna. A questo si aggiungono i numerosi sismi che hanno investito Ovindoli dal settore aquilano, dal settore fucense e dal settore della catena Sirente-Velino. Ovindoli di per se si trova al centro di un sistema faglie importanti che ogni tanto producono sismi come quello del 1119-1125 che scosse profondamente l’Altopiano delle Rocche.

Fatto sta che questi sismi nel corso del tempo danneggiano il paese nel tessuto architettonico precedente, inducendo nella costruzione successiva un cambiamento rispetto ai nuovi tempi e nuovi bisogni.

Infatti seppure il paese ha mantenuto a lungo una struttura medievale omogenea si è comunque allargato in funzione dell’aumento della popolazione, sostituendo le vecchie strutture medievali con nuove abitazioni. Queste stesse abitazioni sono state costruite anche al posto della vecchia cinta muraria che con il passare del tempo è stata del tutto smantellata tranne per alcuni elementi che persistono come Porta Mutiati.

La popolazione di Ovindoli come altri paesi della Marsica ha subito nel corso del tempo delle oscillazioni che però hanno permesso di far mutare fisionomia al paese inducendo un cambiamento rispetto alla struttura medievale iniziale. Questo cambiamento è stato anche figlio dello sviluppo dell’attività di pastorizia che passava proprio per Ovindoli, dapprima sul sentiero di transumanza verticale presente tra XIV  e XV secolo e poi presente come stazione di passaggio e raccolta di greggi per il passaggio verso la direttrice Celano-Foggia tra il XV e Il XX secolo.

Questa attività economica porta il paese ad avere aumenti di popolazioni in vari periodi come nel XVI secolo allorquando il paese passa dall’avere 104 fuochi nel 1527 a 132 fuochi nel 1595.

 

Rara foto di Ovindoli dei primi del’900 con sullo
sfondo l’antico castello medievale distrutto poi con il terremoto del 1915.

 

Nell’Ottocento ritroviamo ancora Ovindoli strutturata come borgo medievale, che è riuscito nonostante i sismi e al fatto di non avere quasi più traccia delle vecchie mura di cinta, a mantenere il suo assetto originario. All’inizio del XX secolo, come mostra quest’ immagine dell’inizio del ‘900, ad Ovindoli si può ancora ammirare l’antico castello del paese.

Purtroppo il successivo sisma del 1915 incide profondamente sull’assetto urbano determinando il crollo di molti edifici, compreso l’antico castello medievale. Certo dell’antico borgo si è riusciti con il tempo a recuperare diverse strutture come la chiesa di San Sebastiano e Porta Mutiati, ma con la distruzione operata dal sisma parte comunque per il paese un nuovo assetto più moderno.

Il sisma del 1915 come detto colpisce profondamente il paese e ciò porta negli anni successivi con la ricostruzione a mutare diversi assetti del vecchio borgo, che viene via via cambiando anche rispetto alla crescita turistica del borgo come centro invernale.

Ovindoli già dopo pochi anni dal sisma del 1915 e della prima guerra mondiale dimostra di avere uno sviluppo molto intenso del settore turistico nell’ambito degli sport di montagna.  Ciò gli permette di avviare in modo sistematico una propria politica urbanistica che vedrà lo sviluppo del paese essere in gran parte funzione dello sviluppo degli impianti sciistici.

Ovindoli già poco dopo il secondo dopoguerra, diciamo nel 1950, recupera appieno la sua funzionalità turistica e ciò gli permette di riaffermarsi bene come centro turistico invernale, che crescerà ulteriormente nei successivi anni.

 

Ovindoli nel 1950.

 

Ovindoli nel 1974

 

Negli anni ’80 grazie alla nascita delle autostrade A24 e A25, il paese viene a collegarsi meglio con gli altri centri regionali, ma soprattutto è collegato meglio con Roma, da dove affluisce la maggior parte dei vacanzieri. Ciò genera un’ulteriore spinta turistica, che porta benessere al paese e a tutta la Marsica che proprio in questi anni sta vivendo il suo boom economico, anche grazie al turismo che in vari centri marsicani si sta sviluppando molto.

 

Ovindoli negli anni ’80

 

Grazie a questo sviluppo nel corso degli anni ’90 il paese investe su se stesso affermandosi ulteriormente sul piano turistico e di rimanere al passo con i grandi borghi turistici del nord Italia. Gli impianti sciistici vengono migliorati, sorgono nuovi alberghi all’avanguardia e tutto questo porta il paese a un migliore assestamento urbanistico come centro turistico di primo ordine. Facendo un confronto fra Ovindoli di fine ‘900 ed inizio ‘900 si nota in modo chiaro un grosso cambiamento urbanistico.

Questo cambiamento si rafforza ulteriormente nel corso dei primi anni 2000, allorquando vengono ancora migliorati gli impianti sciistici, viene allargata l’offerta turistica lanciando nuove iniziative culturali e l’offerta ricettiva viene ancora migliorata. La corsa di Ovindoli come importante centro turistico viene rallentata per qualche tempo dal terremoto dell’Aquila del 2009 che qui provoca diversi danni.

Per fortuna il veloce lavoro di restauro consente al paese di ripartire presto, riuscendo poi nel corso degli anni 2010 a riparare tutti i danni del sisma e rilanciare in pieno la propria corsa.

 

Ovindoli d’estate negli anni 2010

Ovindoli d’inverno negli anni 2010.

 

Oggi Ovindoli è un paese ultramoderno, famoso per i suoi magnifici impianti sciistici. Ovindoli risulta per qualità e frequenza turistica al top tra i maggiori paesi in Italia per sport di montagna, ponendosi alla pari con i più importanti borghi alpini strutturati per turismo invernale.

Impianti di risalita di Ovindoli

 

Impianti di risalita di Ovindoli

 

Ovindoli grazie ad un sapiente lavoro d’immagine e di strutture alberghiere èsicuramente un paese ricco ed avanzato, facilmente raggiungibile da Roma, ma soprattutto da tutte le altre località italiane ed estere grazie alla vicinanza con gli areoporti di Roma e Pescara  cui dista da entrambi più o meno un ‘ora e mezza di auto.

Tuttavia a differenza di tanti altri borghi è riuscito anche a mantenere una sua identità  di paese medievale che la si percepisce percorrendo le stradine della parte antica del paese.