MAGLIANO DEI MARSI – CHIESA MADONNA DI LORETO 5


STRUTTURE E MONUMENTI DI MAGLIANO DEI MARSI


 

 

 

POSIZIONE DELLA CHIESA MADONNA DI LORETO

 

 


STORIA DELLA CHIESA MADONNA DI LORETO

 

________

XIV – XV secolo

La chiesa della Madonna di Loreto presente a Magliano dei Marsi è stata costruita all’incirca tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo.

Probabilmente l’origine della costruzione della struttura potrebbe essere ricondotta al bisogno di avere, maggiori punti di riferimento sociale e religioso, in unazona di Magliano allora in costruzione.

Sicuramente la chiesa viene ultimata all’incirca nella prima metà del XV secolo. Questa tesi risulta avallata dalla presenza degli affreschi, che sono stati datati proprio al XV secolo.

A partire dal 1441 gli Orsini riescono dominare stabilmente, seppure con alcune breve parentesi, la Marsica occidentale fino al 1497.

In questo periodo avviene il sisma del 1456 nel Sannio, che fa sentire i suoi effetti anche sulla Marsica, dove si registrano diversi crolli in molti centri, specie in quelli fucensi.

Non sappiamo al momento se il sisma del 1456 abbia provocato danni alla chiesetta della Madonna di Loreto. Nel caso di nuove informazioni ci riserviamo di tornarvici sopra

Nel 1497 i Colonna riescono ad imporsi sugli Orsini, scalzando questi dal possesso dei territori abruzzesi. Dal 1504 le contee di Alba Fucens e di Tagliacozzo vengono fuse e incorporate nel ducato di Tagliacozzo.

Questa nuova dicitura stabilisce in modo inequivocabile l’accorpamento di Albe a Tagliacozzo, segnalando questo come il capoluogo principale.

 

 

________

XVI – XIX secolo

 

Dal 1504 le contee di Alba Fucens e di Tagliacozzo vengono elevate a ducato di Tagliacozzo. Questa nuova dicitura stabilisce in modo inequivocabile l’accorpamento di Albe a Tagliacozzo, segnalando questo come il capoluogo principale.

Seppure non sono emerse notizie al riguardo è possibile supporre che la chiesa sia un punto di riferimento importante per la comunità di Magliano e più specificatamente per la zona che essa serve.

Probabilmente essa ha avuto una maggiore importanza durante la Peste del 1656, allorquando molte persone in previsione di una morte imminente raccomandano la loro anima e contemporaneamente fanno lasciti per maggiormente pulire le loro coscienze, non legandole a beni terreni.

Nel corso del tempo la chiesetta è sicuramente stata soggetta a restauro.

Probabilmente i terremoti del XVIII secolo, che si sono succeduti nel centro Italia hanno scosso anche la piccola chiesa e quindi come è capitato per altre strutture anch’essa ha subito delle ristrutturazioni nel corso del secolo secondo il gusto tardo-barocco.

Nel XIX secolo non abbiamo alcuna notizia riguardante la struttura, per cui è lecito supporre che non sia stata interessata da eventi importanti. Quel che è certo è che la chiesa ha continuato a rivestire un ruolo importante sia nel periodo borbonico durato fino al 1860 che nel successivo periodo unitario a partire dal 1861.

 

 

– Racconto di Edward Lear di Magliano dei Marsi nel 1843

 

Raffigurazione del 1843 di Magliano dei Marsi fatta da Edward Lear

 

Volendo dare invece una descrizione di Magliano dei Marsi nel periodo borbonico che comunque vale anche per il primo periodo postunitario ricordiamo quanto detto da Edward:

Al  mattino presto di buon’ora siamo arrivati a Magliano, un paesino pulito e fiorente di millecinquecento abitanti, situato su di un’altura isolata sotto il maestoso Monte Velino e dal quale si gode una veduta ampia sui Campi Palentini.

A Magliano le strade sono pulite, le case in buon ordine e stato; la piazza poi, un lato della quale è formata da palazzo Masciarelli, è un esemplare perfetto di tranquillità proprietà feudale. Credo che non si trovino prove autentiche sull’esistenza di Magliano prima del 1350, anche se alcuni sostengono che essa si trovi sul sito di una città antica, Mallianum; probabilmente ha avuto origine, come Massa, Cappelle e altri paesi vicini, dalle popolazioni disperse di Alba: le sue mura e fortificazioni si devono al cardinale Colonna, durante le guerre della sua famiglia contro gli Orsini. I qui abita Don Tita Masciarelli, uno dei più ricchi uomini della zona, che ha possedimenti terrieri nella Marsica: le fertili tenute di Paterno sulle rive del lago Fucino, le terre attorno a Magliano e la valle presso Sant’Anatolia.

Sono rimasto tre giorni a Magliano, ho disegnato la piazza, la veduta dei Campi Palentini verso le montagne del Liri, un panorama bello e memorabile per la battaglia combattuta presso Alba tra Carlo I d’Angiò e Corradino“.

 

 

– Magliano dei Marsi alla fine del secolo XIX

Magliano dei Marsi alla fine del XIX secolo è un paese in crescita con una borghesia operosa che inizia a farsi strada in una Marsica finalmente non più isolata grazie alla costituzione della ferrovia, ma allo stesso tempo rimane un borgo di campagna, dove una parte dei suoi abitanti non riesce a vivere decentemente e preferendo partire per l’estero, avviando anche in questo borgo la fase della prima grande emigrazione.

 

 

– La chiesa Madonna di Loreto fine ‘800

Alla fine dell’800 la chiesetta della Madonna di Loreto è molto frequentata dalla comunità del posto, segno tangibile dell’attaccamento di questi a questo luogo di culto molto antico.

 

________

XX secolo

 

 

– Magliano all’inizio del secolo

Magliano dei Marsi in una foto d’epoca del 1902. (Immagine da internet)

 

Magliano dei Marsi all’inizio del XX secolo si presenta come un paese ancora agricolo, che inizia a farsi strada grazie ad una certa classe economico-artigianale che viene crescendo nel tempo.

 

 

– Terremoto del 1904

Nel 1904 si verifica un forte terremoto con epicentro nel paese di Rosciolo dei Marsi, manifestando una magnitudo di 5,7 Mw. Il sisma investe in pieno il comune di Magliano dei Marsi arrecando molti danni materiali, ma per fortuna senza lasciare vittime.

La chiesa della Madonna di Loreto riporta diversi danni per questo sisma che vengono presto riparati,  contrariamente ad altri edifici che essendo stati fortemente lesionati hanno bisogno di più tempo.

 

 

– Terremoto del 1915

Un nuovo e brutale terremoto si verifica nella Marsica nel 1915 con epicentro a Gioia dei Marsi, manifestando una forza impressionante pari al grado 7 Mw. La Marsica è tutta e completamente travolta dal sisma, con interi paesi distrutti e un numero enorme di morti. In pochi secondi muoiono 30.000 persone di cui 10.000 nella sola Avezzano. La devastazione è ovunque.

A Magliano i danni materiali sono enormi l’intero paese è distrutto. La chiesa della Madonna di Loreto riporta danni importanti rendendola inagibile per diverso tempo.

 

 

– Stato d’inagibilità della chiesa

prolungato fino alla fine degli anni 40′. La chiesa della Madonna di Loreto è come detto ferita in modo importante per il sisma con alcune parti gravemente lesionate. Ciò impone la sua chiusura per diverso tempo che però a causa delle poche informazioni registrate non sappiamo quantificare. Però tramite qualche ragionamento si può supporre che i primi interventi di recupero non siano partiti prima della fine degli anni ’20 inizio anni ’30. E’ probabile anche che alcuni interventi siano anche rimasti incompiuti a causa dell’esplodere della seconda guerra mondiale. Per cui è possibile, ma non certo che lo stato d’inagibilità può essersi.

 

 

– La seconda guerra mondiale

La seconda guerra mondiale per l’Italia nel 1940 con la dichiarazione di Mussolini a fianco di Hitler. Passano poi tre anni e l’Italia è sconfitta ovunque, riportando migliaia di morti tra i soldati e un numero imprecisato di prigionieri. Nel luglio 1943 gli Alleati invadono l’Italia e Mussolini viene defenestrato dagli stessi Facisti. Al suo posto va Badoglio, ma dopo poco tempo re e governo fuggono lasciando il paese in balia del nulla. I Nazisti ne approfittano e invadono il paese fino a Frosinone instaurando la linea Gustav, che seguono da Massa d’Albe dove instaurano il loro quartier generale. Qui nella Marsica inizia il periodo più pesante della guerra con un duro regime di polizia instaurato dai tedeschi, contro la popolazione inerme composta da poveri contadini. La durezza dei tedeschi contro il popolo si esprime dai casi più gravi con fucilazioni per questioni futili a episodi marginali persi nel tempo. E’ un duro momento e la pazienza dei poveri Marsi si esaurisce. Questi iniziano presto a contrapporsi silenziosamente ai dominatori tedeschi, nascondendo i rifugiati stranieri in fuga dal campo di concentramento di Avezzano. Quando poi gli Alleati bombardano la Marsica per indebolire i tedeschi, la popolazione stremata e spaventata abbandona le proprie case e si rifugia nelle montagne. Il tempo passa e a giugno gli Alleati sfondano dopo mesi di guerra intensa la linea Gustav e liberano l’intero centro Italia. La Marsica è liberata tra il 7 e 12 giugno 1944. Pochi mesi dopo tutto il suolo nazionale è libero. Inizia una nuova fase storica.

E Magliano?

Magliano dei Marsi trovandosi vicino a Massa d’Albe ovvero al quartier generale nazista si ritrova il paese pieno di polizia tedesca, che interferisce continuamente nell’attività della popolazione controllandola in ogni circostanza. Successivamente durante i bombardamenti alleati parte della popolazione di Magliano fugge verso le montagne alla ricerca di una maggiore tranquillità. Il paese infine viene liberato dai barbari tra il 7 e il 12 giugno 1944. 

E la chiesa di Madonna di Loreto?

Sembra che la chiesa non subisca alcun danno dalla guerra, ma nonostante ciò non siamo certi che sia agibile durante il periodo, anzi è probabile che sia rimasta chiusa. Tuttavia ci riserviamo di tornare sull’argomento in caso di ulteriori notizie.

 

 

– Il secondo dopoguerra,  la nascita del primo nucleo industriale e l’emigrazione

Magliano dei Marsi fine anni ’50 inizio anni ’60. (Immagine da internet)

 

Magliano dei Marsi dopo la guerra si avvia ad una ricostruzione completa del borgo antico, avviando piano piano la costruzione di nuove aree urbane. Il paese si pone in una zona pianeggiante quindi l’agricoltura rimane uno dei settori maggiormente interessati dallo sviluppo della zona. 

 

Magliano dei Marsi negli anni ’60. (Immagine da internet)

 

Passati gli anni ’50 dove il paese si è maggiormente concentrato sulla ricostruzione e sull’avvio di un primo nucleo di attività economiche, che nei decenni successivi si è trasformato in un vero e proprio nucleo industriale ed artigianale costruito vicino alla Via Tiburtina. 

 

Piazza della Repubblica di Magliano dei Marsi negli anni ’60. (Immagine da internet)

 

Purtroppo però una parte dei suoi abitanti non riuscendo a farcela economicamente si è dovuto trasferire altrove qualcuno all’estero e altri in altre parti d’Italia maggiormente sviluppate. A causa di questo spopolamento la popolazione è scesa dalle 4058 unità del 1951 alle 3081 del 1971.

 

La fontana di Saturno a Magliano dei Marsi neglianni ’60. (Immagine da internet)

 

E’ chiaro che questo spopolamento ha rallentato la crescita del paese, che però non si è mai bloccata del tutto crescendo piano piano e consentendo al paese di essere uno dei più dinamici della zona.

 

 

– Restauro del 1950

Nel 1950 la chiesa della Madonna di Loreto ha avuto un completo restauro della parte interna, che si è concentrato sul recupero degli affreschi presenti nella chiesa.

Quindi supponendo che il restauro abbia interessato solo la parte interna è giusto immaginare un precedente intervento che sia servito per stabilizzare e consolidare la struttura. 

 

 

– La chiesa della Madonna di Loreto 1950-90

La chiesa della Madonna di Loreto è stata da sempre un legame perfetto fra la Magliano attuale e la città delle origini. Questo particolare è continuato nel tempo, rendendo molto forte il legame tra la comunità di Magliano dei Marsi e questa chiesa.

 

 

– Magliano dei Marsi alla fine del secolo 

Negli anni ’70 il nucleo industriale di Magliano si è arricchito sempre più di nuove aziende concentrate in vari settori come quelli dei mobili, del tessile, della carne, del legname ecc. Il rafforzamento del nucleo industriale si è avvantaggiato molto anche della presenza delle nuove autostrade A24 e A25 che sono attive dal 1970.

Sull’A25 Magliano possiede un’uscita tutta sua e tramite questa partono tutte le merci che si muovono al di fuori del comune di origine a seconda della zona di richiesta. La presenza di questa zona industriale ha favorito la fine dell’emigrazione e una lenta risalita dei residenti.

Ciò si è via via rafforzato nel corso degli anni ’80 soprattutto in virtù del grande boom economico della Marsica. Tutto ciò ha permesso a Magliano di divenire un discreto comune industriale, che negli anni si è saputo ritagliare una precisa identità. Tale slancio economico è perdurato anche negli anni ’90 e nel corso di questo decennio si sono avute le prime dinamiche turistiche, ovvero il comune ha iniziato un proprio percorso di rinascita turistica favorendo la ristrutturazione del centro storico e l’avvio di nuove usanze, andando ad arricchire la propria offerta culturale.

 

 

– Restauro del 1994

Per esempio una delle strutture restaurate nel corso degli anni ’90 è stata proprio la chiesa della Madonna di Loreto che ha visto un nuovo restauro nel 1994.

In questa occasione il restauro ha interessato tutta la struttura, a partire da un suo ulteriore consolidamento per spingersi fino al recupero di tutti gli affreschi quattrocenteschi presenti nella chiesa. I lavori di restauro interno hanno riportato alla luce un terzo affresco raffigurante San Sebastiano, a destra della Natività con i pastori, di epoca antecedente alle opere già presenti. Dopo questo restauro pare che non siano stati fatti altri interventi.

 

________

XXI secolo

 

– Magliano dei Marsi negli anni 2000

Magliano dei Marsi nel 2010. (Immagine da Googlemap)

 

All’inizio del nuovo secolo il paese di Magliano è un paese ricco ed in ascesa economica, perdurando ormai da molti anni una discreta crescita economica. 

 

Magliano dei Marsi nel 2010. (Immagine da Googlemap)

 

Nel corso degli anni 2000 il paese prosegue nella sua restaurazione, nel lancio di nuove iniziative turistiche così come nel mantenimento di alcune ormai tradizionali come l’infiorata del Corpus Domini, attiva nel paese dal 1985. Quest’ultima iniziativa consiste in un infiorata che viene riproposta ormai da tanti anni a Magliano in occasione del Corpus Domini che si snoda per la via principale del paese.

 

Infiorata di Magliano dei Marsi del 2007. (Immagine da http://www.coralepadrefrancesco.it/Pagine/Infiorata.htm)

 

Questo bellissimo, lungo, splendido tappeto dai colori vivaci, durante il giorno viene ammirato dagli abitanti del borgo di Magliano e dai tanti visitatori che si recano in questa località per ammirare la cittadina infiorata, trattandosi ormai di un’esperienza consolidata e conosciuta.

 

 

– Terremoto del 2009

Nel 2009 un violento sisma si abbatte sulla città dell’Aquila distruggendola. Il sisma fa sentire i suoi effetti anche sulla Marsica non apportando però il carico di distruzione della vicina città aquilana. Qui il sisma lascia poche tracce tranne in alcune località più vicine all’Aquila come Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo e Ovindoli. Gli altri comuni registrano pochi danni concentrati perlopiù nelle chiese. Ma pare che la chiesa della Madonna di Loreto sia resistita bene al sisma.

 

 

– La chiesa della Madonna di Loreto nei primi anni 2000

La chiesa Madonna di Loreto negli anni 2010. (Immagine personale)

 

Nel corso di questo primo scorcio di secolo XXI notiamo come la chiesa sia considerata un vero gioiello d’arte e storia. Negli ultimi anni che il fenomeno del turismo si viene ulteriormente consolidando, si nota come i visitatori rimangano affascinati anche di fronte a questa minuta chiesa, come se questo turismo fosse consapevole dell’enorme valore di questa struttura. Struttura uscita indenne anche dal sisma del 2009.

 


STRUTTURA DELLA CHIESA MADONNA DI LORETO

 

 

Ubicazione

La chiesa della Madonna di Loreto è posizionata in Via Santa Maria di Loreto nel cuore antico di Magliano dei Marsi.

 

 

Pianta

La chiesa si presenta con un impianto rettangolare a navata unica.

 

 

Struttura interna

Interno della chiesa Madonna di Loreto. (Immagine personale)

La disposizione interna vede una struttura in navata unica rifinemente affrescata, con sullo sfondo la zona presbiteriale, dove è presente l’altare maggiore

La parte sicuramente più importante della chiesa sono gli affreschi di epoca medievale. Alcuni di questi sono sopravvissuti fino ad oggi e qualcuno di questi si è riusciti con un attento restauro a riportare all’antico splendore. 

Scendendo nello specifico vediamo, che gli affreschi comprendono due cicli di storie, con il primo posto nell’abside e il secondo presente in una cappella laterale, posizionata alla destra di chi entra nella chiesa.

1) Il primo ciclo di affreschi riguarda quelli posti nell’abside.

Ciclo degli affreschi dell’abside. (Immagine personale)

Questo primo ciclo è esclusivamente mariano

a) La nascita della Vergine: Da una parte è rappresentata la nascita della Vergine. Gli elementi costitutivi sono quelli stessi che si rinvengono nei dipinti sullo stesso argomento , lasciatici nel tardo medioevo e nel primo rinascimento.

Basta rammentare il mosaico di Pietro Cavallini in Santa Maria in Trastevere a Roma, gli affreschi di Taddeo Gaddi in Santa Croce a Firenze, quelli di Domenico Ghirlandaio in Santa Maria Novella sempre a Firenze.

La parte destra è scomparsa completamente. Vi dovevano essere raffigurati San Gioacchino ed una donna con un involto di panni sulla testa e la comochia in mano, così come viene ricordato dallo studioso ottocentesco, Antonio De Nino.  La scena rimastaci rappresenta la neonata adagiata su di un vassoio ed è accudita da due donne. In fondo si scorge Sant’Anna adagiata sul letto. Tutta la scena si svolge sotto un intercolonnio dipinto in prospettiva.

b) Lo sposalizio della Vergine: Nella parte sinistra dell’abside c’è lo sposalizio della Vergine. E’ questa la scena meglio conservata . Nel centro c’è il sacerdote , alla sua sinistra Maria con un seguito di giovani donne, a destra San Giuseppe col bastone fiorito, accompagnato da giovani. Uno di questi sta spezzando il suo bastone. Il tutto è inquadrato in un ambiente architettonico rinascimentale. Le due scene sono collegate al centro da una cerchia di mura merlate, dietro cui si innalzano dei cipressi.

c) L’incoronazione della Vergine: Nel catino absidale è rappresentata l’incoronazione della Vergine, circondata dalla cosiddetta noce, simbolo della verginità. Ai due lati degli angeli danzanti festeggiano la Regina del cielo e della terra al suono delle tube. Lo stile e la lavorazione riportano l’esecuzione alla fine del quattrocento e non più tardi del primo decennio del cinquecento.

2)
Nella cappella laterale a destra di chi entra, abbiamo il secondo ciclo di
affreschi.

Affreschi della cappella laterale destra. (Immagine personale)

Nel secondo ciclo si rappresenta la nascita del Redentore.

L’affresco, che era stato completamente ricoperto da vernice vero il 1950, forse perché si riteneva irrecuperabile per lo stato di degrado in cui era ridotto, è stato riscoperto e restaurato in questi ultimi anni. 
L’affresco, anche se meno pregevole del primo ed eseguito con mano poco esperta, tuttavia si ammira per una certa freschezza sia nella composizione che nel colore che creano una atmosfera di ingenua poesia. Forse l’opera è della metà del quattrocento.

 

 

Facciata

Facciata della chiesa della Madonna di Loreto. (Immagine personale)

La facciata della chiesa si presenta con una forma a capanna con una cornice a tetto che ne risalta la forma.

Sottostante questa abbiamo due colonnine ai lati e al centro il portale d’ingresso che viene introdotto da una piccola scalinata di tre gradini. Il portale d’ingresso si caratterizza per una cornice attorno e un portone in legno elegantemente rifinito.

Al di sopra del portale troviamo un piccolo rosone circolare, che si pone in asse centrale con questo.

 

 

 


CHIESE DELLA MARSICA


MAGLIANO DEI MARSI


STRUTTURE E MONUMENTI DI MAGLIANO DEI MARSI