AVEZZANO – FONTANA DI PIAZZA TORLONIA


STRUTTURE E MONUMENTI DI AVEZZANO


 

POSIZIONE DELLA FONTANA DI PIAZZA TORLONIA DI AVEZZANO

 

 

 

 


STORIA DELLA FONTANA DI PIAZZA TORLONIA DI AVEZZANO

 

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XIX Secolo

La fontana di Piazza Torlonia è una fontana monumentale e storica di Avezzano, creata nel 1899 per iniziativa dei Principi Torlonia a completamento dell’omonima piazza, dedicata ad Alessandro Torlonia, 1 principe del Fucino e fautore della grandiosa opera di prosciugamento del Lago Fucino tra il 1854 e il 1878.

 

Il principe Alessandro Torlonia da giovane in un ritratto di Costantino Brumidi

(Immagine da https://www.marsicalive.it/un-raro-ritratto-del-principe-torlonia-da-giovane-in-un-dipinto-di-costantino-brumidi-il-michelangelo-damerica/)

 

La fontana completa con la sua presenza la trasformazione di piazza Torlonia in uno dei principali centri della città di Avezzano, all’epoca in piena ascesa come principale centro amministrativo della Marsica.

Piazza Torlonia, prima di essere dedicata ad Alessandro Torlonia, è chiamata Piazza Aia fino al 1865.

Poi il comune di Avezzano, per la grandiosa opera di prosciugamento del Lago Fucino portata avanti tra grandi difficoltà dal banchiere Torlonia e per la sua ricaduta sociale sulla Marsica, conferisce al banchiere la cittadinanza onoraria di Avezzano e allo stesso tempo cambia il nome alla piazza, ridefinendola Piazza Alessandro Torlonia.

Successivamente con la fine dei lavori di prosciugamento nel 1878, Avezzano diventa definitivamente il centro amministrativo della Marsica.

Ad Avezzano infatti è stata trasferita l’intera l’amministrazione Torlonia, che qui ora ha la sua sede principale, presente nel Palazzo Torlonia, costruito negli anni precedenti dallo stesso banchiere.

Da ciò ne viene che Piazza Torlonia deve crescere per bellezza ed eleganza per arricchire il Palazzo Torlonia antistante, sottolineandone in qualche modo l’importanza che esso riveste.

La piazza quindi diventa da questo momento il fulcro di una fervente attività architettonica seguendo i canoni vigenti nel periodo di fine Ottocento.

Fino al 1878 Piazza Torlonia è adornata da alcuni platani, dal momento in cui la piazza è immaginata per divenire una qualcosa di più importante di una semplice piazza cittadina, viene riorganizzata secondo lo schema del giardino all’italiana. E’ l’ingegnere Giulio Del Pelo Pardi che segue la riorgazzazione della piazza.

La ristrutturazione di Piazza Torlonia si rivela assai lunga concludendosi nel 1899 con l’inaugurazione della fontana monumentale voluta e finanziata dai Principi Torlonia.

La fontana viene realizzata sulla scia della creazione del primo acquedotto cittadino, che prende l’acqua dalla captazione della sorgente Riosonno di Castellafiume.

La fontana si viene a collocare al centro dei giardini di Piazza Torlonia, che viene a sua volta strutturata con uno schema di divisione in tre sezioni triangolari, in cui i viali principali convergono nello spazio centrale del parco, occupato ora dalla fontana.

 

Piazza Torlonia a inizio ‘900.

(Fotogramma da video Youtube)

 

La fontana di Piazza Torlonia viene progettata e realizzata dallo stesso Del Pelo Pardi, che ha già seguito la riorganizzazione della piazza negli anni precedenti.

Come detto sopra la fontana viene collocata al centro dell’omomima piazza ora sistemata a giardino, e viene prodotta interamente in pietra.

 

La fontana di Piazza Torlonia  a inizio ‘900.
(Fotogramma da video Youtube)

 

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XX Secolo

 

A questo punto fontana e piazza inaugurati nel 1899, diventano per tutto il primo decennio del nuovo secolo XX l’orgoglio di un intera città, che si sente in piena fase espansiva e vede nei suoi nuovi monumenti, nonostante i tanti problemi ancora irrisolti, la capacità di migliorarsi e trovare le giuste risposte per la sua crescita.

 

La fontana di Piazza Torlonia  a inizio ‘900.
(Fotogramma da video Youtube)

 

In un certo senso la fontana di Piazza Torlonia voluta e finanziata dai Torlonia ha proprio lo scopo di celebrare la nuova Avezzano e il nuovo corso economico della Marsica, che viene avendo pian piano un decollo economico di tutto rispetto.

Per ora questo decollo è visibile solo nei centri abitati più importanti come Avezzano o Tagliacozzo, ma si viene espandendo anche in altre zone.

Tutto questo processo di sviluppo s’interrompe però nel 1915 a causa del disastroso terremoto di Gioia dei Marsi, che distrugge tutta la città di Avezzano e buona parte dei paesi della Marsica.

Il terremoto avvenuto la mattina presto alle 7:52 fa a pezzi l’intera città, seppellendo sotto le macerie più di 10.000 persone, che trovano la morte chi immediatamente e chi dopo qualche giorno.

 

Avezzano distrutta dal Terremoto.

(Immagine da Wikipedia)

 

Il terremoto che colpisce la città avviene senza avvertimenti particolari, con una potenza spaventosa pari al 7 grado della Richter. Il disastro genera in un solo colpo una povertà assoluta, che per chi è rimasto significa un avvenire povero e stentato.

I soccorsi visti l’epoca non arrivano subito, ma dopo molte ore nella cornice di un freddo pungente.

In tutto questo disastro però vediamo che la fontana di Piazza di Torlonia rimane integra, quasi a voler simboleggiare una successiva rinascita della città, che seppure ferita voleva presto tornare a continuare il proprio sviluppo avviato dopo il prosciugamento del lago.

Nel frattempo si cerca di salvare il maggior numero di persone possibile e Piazza Torlonia diventa sia un ospedale da campo, sia un primo punto di accoglienza e ritrovo per le persone o famiglie superstiti e per tutti i deceduti che vengono mano a mano riuniti qui.

 

Gruppo di superstiti del terremoto accampati a Piazza Torlonia.

(Immagine da video YOUTUBE)

 

Dopo il terremoto e la fase di assistenza alla popolazione, inizia per l’Italia a maggio 1915 la prima guerra mondiale. Ciò determina una grossa riduzione dell’assistenza ai sopravvissuti, poichè le truppe di stanza ad Avezzano e nella Marsica vengono richiamate per dirigersi al fronte alpino per combattere contro l’Austria. I sopravvissuti al sisma insieme ad una ridotta assistenza costruiscono delle baracche, dove andare a vivere per qualche tempo.

Il tempo passa e non si parla di mesi, ma di anni e la guerra sembra non finire mai. Tuttavia ad Avezzano vista la grave situazione sia in termini materiali che umani, nel sisma sono morte oltre 30.000 persone, vengono mandati i prigionieri di guerra soprattutto austriaci e slavi. Qui si costruisce un campo di concentramento per queste persone.

Ma qui la situazione è diversa rispetto ad altre zone, perchè c’è bisogno di tutto e soprattutto di braccia forti che ricostruiscano i paesi, vista la grave perdita di popolazione maschile. I maschi marsicani giovani che non sono morti nel sisma sono mandati poi in guerra e qui molti di questi non fanno ritorno perchè muoiono al fronte.

Le persone detenute come prigionieri di guerra arrivando ad Avezzano e trovandosi in questa situazione non sentono proprio prigionieri, anzi diventano amici della popolazione superstite che li accoglie benevolmente e fraternamente. Nel giro di poco tempo detenuti e popolazione locale fraternizzano talmente tanto che diventano quasi un tutt’uno.

Queste persone detenute diventano la spina dorsale della prima ricostruzione della zona attraverso la rimozione delle macerie e la costruzione del primo nucleo di baracche allestite secondo una pianta precisa che ricordasse la vecchia Avezzano.

Passata la fase di guerra i sopravvissuti maschi tornano nella Marsica e lentamente s’inizia a riprogettare la nuova Avezzano. A questo punto i prigionieri presenti ad Avezzano tornano nei loro paesi, ma il rapporto maturato in questo periodo con la popolazione locale è un qualcosa che perdura nel tempo.

Avezzano negli anni ’20 viene ricostruita secondo un nuovo schema urbanistico diverso dal precedente. Tuttavia il vecchio nucleo storico seppure gravemente compromesso, tende in qualche modo a sopravvivere.

I Torlonia ricostruiscono il loro palazzo nel medesimo luogo del precedente, anche se con una struttura diversa. Ciò porta Piazza Torlonia a perdurare d’importanza, consentendo con ciò un lento recupero di questa parte di Avezzano.

La fontana di Piazza Torlonia torna così a riprendere il suo ruolo di abbellimento e centralità nei giardini Torlonia.

La ricostruzione va avanti per tutto il periodo fascista fino allo scoppio della seconda guerra mondiale.

Poi con l’inizio della nuova guerra le cose cambiano, la ricostruzione non ancora completata viene interrotta, e infine nel 1943 inizia il grande periodo di buco nero. Ovvero l’occupazione nazista del territorio marsicano a cominciare dall’ottobre 1943. La Marsica diventa il centro di gestione dei Nazisti nel controllo della Linea Gustav posta a poche decine di km da Avezzano.

Successivamente nel 1944 gravi bombardamenti da parte alleata colpiscono duramente la città e il resto della Marsica, producendo nuovamente distruzione e morte. Avezzano viene distrutta per il 70% del suo territorio.

A giugno del 1944 gli Alleati riescono a sfondare la linea Gustav e penetrare in Abruzzo che viene liberato interamente dalla morsa nazista.

Nel giro di un anno tutta l’Italia è liberata e ad agosto del 1945 i nazifascisti sono completamente sconfitti e la guerra finisce.

Inizia ora una nuova ricostruzione.

Si ricostruiscono ad Avezzano tutte le strutture danneggiate o distrutte dalla guerra e si completa la ricostruzione post sisma secondo il nuovo schema urbanistico dato alla città negli anni ’20.

In tutto ciò piazza Torlonia rimane centrale. Qui infatti oltre ad esserci la piazza storica del borgo è presente ancora l’amministrazione Torlonia che ha sede nel palazzo omonimo ricostruito dopo il sisma del 1915.

I Torlonia mantengono un potere forte nella Marsica fino al 1951, allorquando vengono privati delle terre del Fucino, che vengono spartite secondo la nuova riforma agraria tra i contadini marsicani.

A questo punto i Torlonia pur essendo ancora importanti, avendo ancora in mano una piccola ma importante banca locale ricostituita nel 1923, non sono più la famiglia guida della Marsica.

Avezzano e la Marsica inziano a camminare finalmente con le proprie gambe.

A questo punto la fontana e Piazza Torlonia cambiano d’importanza, diventando una sorta di piazza del popolo marsicano.

Qui infatti trova sede la nuova amministrazione cittadina con la costruzione negli anni 30′ del nuovo edificio comunale e qui viene ricollocato il monumento ai caduti per la Patria realizzato negli anni ’30 dallo scultore Ermenegildo Luppi e posto poco dopo la sua costituzione in Piazza Risorgimento.

Ma soprattutto Piazza Torlonia diventa sede del mercato rionale cittadino che qui si riunisce ogni sabato a partire all’incirca dagli anni ’50.

In questo modo viene aggiornata e assicurata la centralità di Piazza Torlonia e con essa la monumentale fontana.

Nei successivi anni ’60 e ’70 Avezzano vede crescere la sua popolazione in modo veloce passando dalle 25.577 unità del 1951 alle 33.885 unità del 1981. 

Questo è l’indice più importante che stabilisce l’importanza
della città nel contesto della Marsica e ciò nonostante che molti paesi della zona subiscono un forte spopolamento a causa della perdurante crisi generale della zona.

La fontana e Piazza Torlonia consolidano in questi anni la loro posizione di centralità nel contesto cittadino, seppure la centralità maggiore della città è spostata nella nuova Piazza Risorgimento con la sua grande cattedrale.

Negli anni 80′ con il boom economico della Marsica Avezzano consolida ancor più il suo ruolo guida della Marsica, che ha ripreso in modo vigoroso il suo percorso di sviluppo economico, interrotto nel 1915-45 prima dal terremoto e poi dalle guerre mondiali.

A partire dalla seconda metà degli anni 80′ Avezzano come il resto della Marsica iniziano un lento recupero della propria memoria storica sia attraverso il rilancio della propria urbanistica che viene ripensata e aggiornata a un contesto economico più importante e maggiormente consapevole della propria identità.

In questo senso vediamo la città aumentare la propria offerta turistica via via nel corso degli anni sia tramite il lancio di nuove iniziative culturali, che con un rinnovato slancio urbanistico che si viene rafforzando nel corso degli anni  ’90 del XX secolo e nei successivi primi quindici anni del nuovo secolo XXI.

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XXI Secolo

 

Con il nuovo secolo a partire dai primi anni 2000 il contesto cittadino di Avezzano subisce una forte accelerata urbanistica con la creazione di nuove piazze e la ristrutturazione di vecchie inserendo in tutte il nuovo modello delle rotatorie che vengono a fungere da nuovi monumenti cittadini tramite la collocazione su queste di fontane e monumenti vari.

 

Fontana di Piazza Colonna nel 2008.

(Immagine personale)

 

Arriviamo così al 2015 l’anno del centenario del sisma del 1915 che viene a significare una forte rinascita della città sul piano culturale e urbanistico.

Dal 2015 si viene in ultimo a riqualificare le piazze del centro storico come Piazza Risorgimento e Piazza Torlonia attraverso nuovi progetti cittadini.

Nel caso di Piazza Torlonia rimasta sempre centrale nel contesto cittadino, abbiamo che nel 2016, il comune di Avezzano intitola tre larghi inclusi nella Piazza a Gianni Corbi, Vittoriano Esposito e Romolo Liberale e infine tra il 2017 e il 2018 abbiamo i lavori di riqualificazione della piazza e della fontana.

Nel contesto della piazza si ha l’opera di ristrutturazione progettata dall’architetto Massimo De Sanctis e realizzata nel 2017-18 sotto la direzione dell’ingegn Gianfranco Granata.

In questo senso abbiamo un nuovo impianto di irrigazione, la rigenerazione dei prati verdi, la riqualificazione dei monumenti, il rinnovamento dell’illuminazione, la realizzazione ex-novo del parco giochi inclusivo per bambini, il ricollocamento delle siepi di ligustro e bosso, della ghiaia lungo i vialetti, la potatura e la sostituzione degli alberi malati con vari generi di piante arboree e la potatura del pioppo monumentale che con una circonferenza pari a circa 4,80 metri e un’altezza di circa 22 metri è censito tra gli alberi monumentali d’interesse nazionale.

 

La fontana di Piazza Torlonia nel 2018.

(Immagine da Wikipedia)

 

In tutto ciò si nota la ristrutturazione della fontana monumentale, che assurge di nuovo a simbolo di rinascita della piazza, ma soprattutto del nuovo contesto urbanistico di Avezzano portato avanti dalla metà degli anni ’80 del XX secolo.

 

Inaugurazione nell’ottobre 2018 della nuova Piazza
Torlonia. (Immagine da Wikipedia)

 

La felice ristrutturazione della piazza vede la fine nell’ottobre 2018, allorquando avviene con una grande celebrazione il taglio del nastro della nuova piazza.

 

 


 

 

STRUTTURA DELLA FONTANA DI PIAZZA TORLONIA DI AVEZZANO

 

La fontana di Piazza Torlonia nel 2018.

(Immagine da Wikipedia)

 

La fontana di Piazza Torlonia è strutturata sul modello delle fontane centrali abacini sovrapposti. La fontana suddetta risulta formata da un grande vasca ampia e poco profonda a forma circolare, nel cui centro troviamo elevato un secondo bacino a pianta ottagonale.

Alla base di questo sono inserite quattro basse vasche semicircolari. Il centro della struttura risulta sottolineato da una coppe su stelo modanato su cui convergono i tanti zampilli d’acqua provenienti da cannelle sistemate internamente lungo il perimetro del bacino ottagonale.

Sulle pareti esterne di questo bacino ottagonale troviamo poste la scritte:

 

Qui si nota una delle iscrizioni presenti sulla fontana.

(Immagine da https://www.marsicalive.it/taglio-del-nastro-della-nuova-piazza-torlonia-de-angelis-e-il-nostro-regalo-per-la-citta-di-avezzano-gallery/)

 

 

1) AD ORNAMENTO DELLA CITTA’/ ED A PUBBLICO BENE/ ANNA MARIA E GIULIO TORLONIA/ ERESSERO EDONARONO;

2) COMPIMENTO DI CITTADINE ASPIRAZIONI/ LE ACQUE DEFLUIRONO/ IL GIORNO XXIII SETTEMBRE/  MDCCCXCIX

 

Immagine della fontana con in evidenza i delfini da cui sgorgano i zampilli d’acqua con lo stemma dei Torlonia al centro

(Immagine da Wikipedia)

 

In ultimo notiamo come le piccole vasche raccolgono i getti d’acqua delle coppie dei delfini affrontati, al centro dei quali si trovano gli stemmi scolpiti della famiglia Torlonia.

 


BIBLIOGRAFIA

 

1) http://www.regione.abruzzo.it/xCultura/index.asp?modello=fontanaAQ&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuFont2827&tom=827

 

2) Wikipedia

 

 


FONTANE DELLA MARSICA

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COMPLESSO TORLONIA

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STRUTTURE E MONUMENTI DI AVEZZANO

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AVEZZANO