AVEZZANO – FONTANA 7:48 DI PIAZZA RISORGIMENTO


STRUTTURE E MONUMENTI DI AVEZZANO


POSIZIONE DELLA FONTANA 7:48 DI PIAZZA RISORGIMENTO

 

 

 

 


STORIA DELLA FONTANA 7:48 DI PIAZZA RISORGIMENTO

 

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XX secolo

 

– La nuova Piazza Risorgimento

Alla fine della seconda guerra mondiale ritroviamo una città, Avezzano di nuovi distrutta dai gravi bombardamenti alleati del 1944. Questo significa che la città ricostruita tra il 1920 e il 1940 è di nuovo distrutta, anche se non nelle proporzioni del sisma del 1915. Di questa città post sisma rimanevano per fortuna integre diverse parti della città che hanno consentito un proseguimento urbanistico dopo il 1945.

Tuttavia al momento dello scoppio della seconda guerra mondiale diverse parti della città rimanevano da ricostruire. Per cui dopo il 1945 si è proceduto non solo nella ricostruzione delle parti distrutte dalla guerra, ma anche nel terminare la riprogettazione della città del post sisma.

Tra le parti da ricostruire e terminare nella progettazione vi era anche il nuovo centro cittadino di Piazza Risorgimento. In questo caso vengono presentati tra il 1946 e il 1949 due progetti per il completamento di una piazza danneggiata dai bombardamenti degli Alleati.

I progetti iniziali presentati per la piazza, che portano la firma degli ingegneri Renato Rosa e Armando Ronca, non vengono poi realizzati, poichè a completare l’area centrale della città viene considerato un altro progetto, quello dell’ingegnere del genio civile Giuseppe Mazzocca.

Questo progetto, realizzato in un certo tempo, viene a disegnare Piazza Risorgimento come sarebbe poi apparsa nei decenni successivi. Il progetto vede il corpo centrale della piazza composto da una pavimentazione fatta da linee geometriche, che richiamano il nuovo sistema stradale cittadino e l’ordine geometrico dei campi coltivati del Fucino. Mentre il corpo laterale interessato da via Marconi, è rappresentato dalla palazzina dell’INAIL che viene dotata di portici.

 

 

– Realizzazione della Fontana di Piazza Risorgimento 1953

Al centro poi di Piazza Risorgimento viene posta la fontana, che si compone di una struttura semplice a catino.

 La fontana, che viene a completare la piazza, viene progettata inizialmente nel 1953 dallo scultore bulgato Assen Peikov, dopo la deliberzione della giunta comunale del sindaco avezzanese Angelo Tirabassi.

 

La fontana di Piazza Risorgimento nel 1955 circa.

 (Immagine da https://www.abruzzo24ore.tv/news/Avezzano-1915-L-Aquila-2009-le-rivoluzioni-urbanistiche-post-sisma/21038.htm)

 

Il progetto iniziale si compone di un complesso monumentale fatto da tre statue nell’atto di sorreggere un disco oppure una conchiglia. Alla fine però il progetto cambia e la fontana viene fatta a catino, in una forma molto più semplice rispetto al disegno iniziale.

 

 

 

 

– Cambiamento della fontana 1965

Questa struttura della fontana viene mantenuta tale fino al 1965, allorquando si decide di apportarvi delle modifiche. Le modifiche comportano la trasformazione della struttura in una fontana di giardino-calendario.

 

 

– La fontana torna al disegno iniziale

La nuova forma della fontana non dura molto, poichè dopo pochi anni la struttura ritorna al suo disegno originale, mantenendo questa forma fino ai primi anni del nuovo secolo.

 

 

– La fontana di Piazza Risorgimento negli anni ’80 e ’90

La definitiva forma di Piazza Risorgimento ritornata al disegno originale del 1953, dopo le nuove modifiche alla fontana portano sia la piazza che la stessa fontana a divenire il punto di riferimento sociale ed economico di Avezzano e quindi della Marsica stessa. In questo senso la fontana di Piazza Risorgimento acquista una centralità anche politica, che la fa assurgere a centro politico dell’intera Marsica.

Centralità che si rappresenta bene nella storica visita alla città di Avezzano di Papa Giovanni Paolo II il 24 marzo 1985. In questa occasione la centralità di Piazza Risorgimento e della sua fontana si rappresentano bene nella visione data dai media locali e nazionali della visita del pontefice. E’ con questa occasione inoltre che Avezzano assurge a un ruolo non più secondario, ma centrale nel contesto regionale dell’Abruzzo.

Proprio in questo periodo la città vive il suo boom economico e la visita del Papa completa il percorso di ricostruzione materiale e sociale della Marsica dopo il sisma del 1915 e dell’occupazione nazista del 1943-44.

Nel quindicennio successivo del 1985-2000, Piazza Risorgimento e la sua fontana rimangono il perno centrale della città, che si viene ulteriormente strutturando per divenire oltre che fulcro politico – amministrativo, anche fulcro culturale del territorio della Marsica.

 

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XXI secolo

 

–  Rilancio urbanistico e culturale di Avezzano 2001-2015

Con il nuovo secolo Avezzano prosegue nel percorso di rilancio culturale, attraverso una più decisa politica di ristrutturazione urbanistica e culturale. La politica culturale viene svolta nel lancio di nuove iniziative sociali, con nuovi eventi che si ripetono negli anni e soprattutto con una serie d’iniziative di ricostruzione storica della città. Iniziative che sono culminate nel con le celebrazioni del centenario del terremoto. Durante questo lungo anno di eventi si sono avute numerose conferenze e seminari, nei quali sono intervenuti numerosi esperti sia per raccontare il terremoto, la storia di Avezzano e della Marsica dopo il sisma, che per parlare della geologia della Marsica e di come questi terremoti si formano e gli effetti che danno in quest’area.

 

La fontana di Piazza Risorgimento nel 2012. (Immagine personale)

 

Sul piano urbanistico Avezzano si lancia da inizio secolo in un complesso miglioramento architettonico di vie e piazze. Sul piano delle piazze vengono create bellissime rotatorie spartitraffico con fontane zampillanti, che danno un nuovo rivestimento all’intero complesso residenziale che le ospita.

Alla fine di questo miglioramento urbanistico vi è stata una ristrutturazione generale, ancora in corso, del centro cittadino culminato con la ristrutturazione della fontana di Piazza Risorgimento.

 

 

– Dalla Fontana di Piazza Risorgimento alla Fontana 7:48 di Piazza Risorgimento.

Come accennato il cambiamento strutturale di Piazza Risorgimento avviene alla fine di un lungo percorso di ristrutturazione che ha interessato e ancora è in corso della città marsicana.

Piazza Risorgimento con la fontana rimangono per tutto il primo quindicennio del nuovo secolo inalterati sul piano urbanistico, fatta eccezione per piccoli cambiamenti stilistici. La piazza e la sua fontana nel suo complesso rimangono il fulcro sociale della città. Tuttavia si sente il bisogno di cambiare lo stile aggiornandolo ai nuovi tempi.

Nel 2017 dopo alcuni anni di discussione si procede a mettere giù dei progetti per il cambiamento della piazza. Da subito si punta il dito sulla fontana ritenuta l’elemento principe di questo cambiamento. Il comune da delle direttive sul disegno della nuova fontana e quindi della piazza e si cerca il modello di riferimento migliore.

Alla fine di una lunga discussione viene scelto il progetto dell’ingegnere architetto Giancarlo Gerardo Cardone, che vince il concorso di idee finanziato dalla fondazione Carispaq.

Il progetto prevede un cambiamento significativo della vecchia fontana che non viene però distrutta, ma integrata in un progetto più ampio, che da carattere allo stesso tempo sia alla vecchia fontana, che alla piazza migliorandola stilisticamente, anche in funzione della cattedrale di San Bartolomeo, qui presente.

Qui di seguito riportiamo un’ estratto di una vecchia intervista fatta all’ingegner Cardone dell’ 11 novembre 2017, nella quale egli spiega il modo in cui la nuova fontana al livello stilistico viene a migliorare la struttura della vecchia fontana, della piazza e della cattedrale.

 

– “Nella realtà dei fatti non ci sarà un vero contrasto per quanto riguarda la fontana, anche se a qualcuno possa sembrare elemento estraneo inserito con estrema violenza. In realtà ci sono due aspetti fondamentali, il primo è che la vasca preesistente non è stata per nulla alterata, e secondo non subisce alcuna modifica, anzi è stata potenziata, riqualificata anche con il sistema di illuminazione. Per quanto riguarda invece la cattedrale, che è l’aspetto fondamentale, ci sono due considerazioni da fare: la fontana così composta parte dalla focalità della cattedrale stessa, nel senso che non è la cattedrale a fare da sfondo alla fontana ma viceversa,  tant’è vero che il punto di composizione, vale a dire il punto di vista dell’intera composizione è proprio la cattedrale. Il famoso orologio fermo alle 7.48 è possibile apprezzarlo dalla scalinata, il che significa che non é la fontana al centro di sé stessa e della piazza, ma è la chiesa il punto focale da cui parte il tutto. Fra le considerazioni fatte a l’epoca c’è proprio quello di creare un filtro tra la cattedrale e lo spazio urbano, se vogliamo profano, che mediasse il passaggio che avviene attraverso acqua e luce,  elementi chiari, potenti e forti di richiamo alla cristianità. Pertanto, sottolineo che la cattedrale è il fulcro della composizione e la fontana ha  lo scopo di potenziarne l’immagine ampliandola in uno specchio d’acqua che come tale riflette la costruzione sacra.”.

 

Dopo questa intervista avvenuta l’11 novembre 2017 a inizio 2018 iniziano i lavori della nuova fontana che durano fino ad agosto 2018.

 

La nuova fontana 7:48 (settembre 2018). (Immagine personale)

 

Il 7 settembre 2018 vi è in forma solenne l’inaugurazione della nuova Fontana 7:48 di Piazza Risorgimento.

 

 


 

STRUTTURA DELLA FONTANA 7:48 DI PIAZZA RISORGIMENTO

 

La nuova fontana costruita e inaugurata nel 2018 si presenta come ampliamento della vasca che occupa due livelli.

La nuova fontana di Piazza Risorgimento (settem 2018). (Immagine personale)

 

Il primo livello svasato sulla linea del pavimento è il più grande ed è dotato di giochi d’acqua e di luci. In posizione centrale troviamo, in corrispondenza della vecchia fontana a catino rimasta integra, tre nuovi blocchi di marmo verticali che attraverso un canale in acciaio COR-TEN trasportano l’acqua nella vasca inferiore rappresentando il sistema degli immissari e il prosciugamento del Lago Fucino.

L’elemento marmoreo orizzontale e la vasca a catino rappresentano le lancette di un orologio fermo nell’ora in cui è avvenuto il terremoto di Gioia dei Marsi del 1915.

 

Qui di seguito riportiamo altri tre estratti dell’intervista del novembre 2017 nel quale vengono approfonditi alcuni particolari della nuova fontana:

 

 

1) Come il prosciugamento del lago s’inserisce nella nuova fontana?

– “Fa parte della nostra storia, giustamente,  la presenza o la non presenza del lago, questo elemento viene fortemente richiamato all’interno della fontana, perché oltre a rappresentare l’orologio fermo alle 7.48, in realtà,  c’è  tutta una serie di simbologie e richiami semantici a quella che è l’aspetto più vitale della nostra economia legata al Fucino, lo si riscontra con le lancette delle ore. Esse danno  un orientamento geografico all’interno della fontana, rappresentano i tre affluenti principali del Fucino, sono degli elementi scultorei in acciaio corten inclusi nella nuova struttura. Così come gli affluenti alimentavano il lago,   così l’acqua riversa, in una cascata, tutta la sua portata su una vasca di nuova realizzazione, che vuole richiamare il lago, un elemento di vitalità non solo rappresentato dall’acqua.  Proprio  questo è il contrasto che si viene ad istaurare tra la memoria, la rinascita e la vitalizzazione.  La fontana è divisa in due settori: uno la fontana storica che tutti conosciamo, con le acque quiete, custode della memoria, l’altro invece l’ampliamento che rappresenta la rinascita, lo slancio,  ed è caratterizzata da giochi d’acqua, da colori, entrambi particolarmente e altrettanto vivaci. E’ qui  che s’ innesca il dialogo ma anche il contrasto dialettico  tra le due.”.

 

 

2) Cosa rappresenta la parete d’acqua della nuova fontana?

La cascatella della nuova fontana 7:48. (Immagine personale)

 

– “La parete, che è costituita dalla cascata, non fa altro che richiamare il riversare dell’acqua degli affluenti verso il lago, questo gorgoglio così clamoroso ha una certa assonanza con i sistemi acquedottistici anche storici come quelli dei cunicoli di Claudio, pur avendo questo un altro scopo. E’ la corrispondenza armonica il richiamo più che quello diretto e metaforico.”.

 

 

3) Il rapporto fra la cattedrale di San Bartolomeo e la nuova fontana

La nuova fontana con sullo sfondo la cattedrale (sett. 2018). (Immagine personale)

 

– “Nella realtà dei fatti non ci sarà un vero contrasto per quanto riguarda la fontana, anche se a qualcuno possa sembrare elemento estraneo inserito con estrema violenza. In realtà ci sono due aspetti fondamentali, il primo è che la vasca preesistente non è stata per nulla alterata, e secondo non subisce alcuna modifica, anzi è stata potenziata, riqualificata anche con il sistema di illuminazione. Per quanto riguarda invece la cattedrale, che è l’aspetto fondamentale, ci sono due considerazioni da fare: la fontana così composta parte dalla focalità della cattedrale stessa, nel senso che non è la cattedrale a fare da sfondo alla fontana ma viceversa,  tant’è vero che il punto di composizione, vale a dire il punto di vista dell’intera composizione è proprio la cattedrale. Il famoso orologio fermo alle 7.48 è possibile apprezzarlo dalla scalinata, il che significa che non é la fontana al centro di sé stessa e della piazza, ma è la chiesa il punto focale da cui parte il tutto. Fra le considerazioni fatte a l’epoca c’è proprio quello di creare un filtro tra la cattedrale e lo spazio urbano, se vogliamo profano, che mediasse il passaggio che avviene attraverso acqua e luce,  elementi chiari, potenti e forti di richiamo alla cristianità. Pertanto, sottolineo che la cattedrale è il fulcro della composizione e la fontana ha  lo scopo di potenziarne l’immagine ampliandola in uno specchio d’acqua che come tale riflette la costruzione sacra.”.

 


BIBLIOGRAFIA

 

1) https://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_Risorgimento

2) https://www.terremarsicane.cloud/la-fontana-7-48-dara-una-nuova-immagine-a-piazza-risorgimento/

3) https://www.abruzzo24ore.tv/news/Avezzano-1915-L-Aquila-2009-le-rivoluzioni-urbanistiche-post-sisma/21038.htm

 

 


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