SCURCOLA MARSICANA – CHIESA DI SANT’ANTONIO DA PADOVA


STRUTTURE E MONUMENTI DI SCURCOLA MARSICANA


 

POSIZIONE DELLA CHIESA DI S. ANTONIO DA PADOVA DI SCURCOLA MARSICANA

 

 

 


STORIA DELLA CHIESA DI S. ANTONIO DA PADOVA DI SCURCOLA MARSICANA

 

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XVI Secolo

 

La piccola chiesa di S. Antonio di Padova situata lungo la via Valeria a Scurcola Marsicana viene donata a frati Minori Francescani nel 1506 insieme al terreno circostante.

I frati Minori Francescani realizzano fra il 1506 e il 1518 il loro convento e ristrutturano profondamente la chiesa ingrandendola come struttura, in stile rinascimentale.

 

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XVII Secolo

 

Nel corso di questo secolo sembra che la chiesa venga arricchita con alcuni fregi di carattere barocco come capita ad altre strutture in questo periodo.

 

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XVIII Secolo

 

– Restauro settecentesco

All’inizio del settecento si da corso a un nuovo restauro della chiesa, che viene ristrutturata secondo lo stile barocco.

I lavori durano alcuni anni e terminano all’incirca nel 1730; la chiesa che viene fuori pur non completamente finita appare trasformata e resa più armonica nella simmetria e decorata secondo il gusto barocco.

Con questa nuova struttura chiesa e convento vanno avanti per tutto il XVIII secolo.

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XIX Secolo

 

All’inizio dell’ottocento abbiamo la seconda occupazione francese del regno napoletano che dura fino al 1815. In questa fase il nuovo governo francese da corpo a nuove riforme, fra cui  vi sono la soppressione dei conventi e l’incamerazione dei beni allo stato.

Per il convento di San Antonio di Padova di Scurcola è la fine, il complesso conventuale chiude e i beni vengono presi da un certo Luigi Bonjur.

Da quanto riportato dal Di Pietro sappiamo che due anni dopo nel 1810, il convento passa ai Domenicani di Magliano, che vi trasferiscono un sacerdote e un laico per la gestione della chiesa di San Antonio.

Con il 1815 con la fine di Napoleone si ha il ritorno degli antichi regimi nei vari regni, come accade al regno napoletano, ora nuovo Regno delle Due Sicilie che vede il ritorno di Ferdinando IV di Borbone, ora Ferdinando I re delle Due Sicilie.

Durante il periodo borbonico, non accade nulla di significativo ne al vecchio convento ne alla chiesa, che mantiene inalterato il suo fascino.

Con la fine del regime borbonico e il passaggio al nuovo Regno d’Italia, abbiamo un cambiamento nell’assetto del vecchio convento, che viene adibita a caserma militare. La chiesa di San Antonio continua invece ad essere aperta al culto e ad essere punto di riferimento sociale.

Nel 1892 il vecchio convento entra in possesso dell’Istituto Figlie dell’Immacolata, che lo tiene in affitto per i successivi 29 anni.

 

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XX Secolo

 

 – Il terremoto del 1915

Nel 1915 avviene il tremendo terremoto di Gioia dei Marsi, che scuote e distrugge la Marsica, provocando danni anche a Scurcola. Nel caso della chiesa di San Antonio e del convento i danni sono consistenti.

La chiesa a causa dei danni del sisma è ora inagibile, mentre il convento anch’esso con  seri danni viene adibito a campo di concentramento soprattutto per i prigionieri austriaci, distaccati ad Avezzano, per effettuare i lavori di scavo del Canale di Scurcola.

Passano due anni e nel 1921 il comune accorda un secondo affitto di 29 anni all’Istituto, ora chiamata figlie della Divina Madre. L’uso della struttura è adibita ad orfanotrofio femminile.

 

 – Restauro e riapertura della chiesa

Passano gli anni e la chiesa di San Antonio è ancora chiusa per inabilità, il comune per far fronte alle spese di restauro, decide di vendere il coro ligneo nel 1930. Il ricavo di 8000 Lire permette nel giro di poco di far ripartire i lavori di restauro.

I lavori durano alcuni anni, ma finalmente nel corso degli anni 30′ la chiesa viene riaperta al culto religioso.

Nel frattempo nel 1935 l’Istituto francescano delle Figlie della Divina Madre acquista il Convento, per sede di Orfanotrofio femminile. Al comune restano la proprietà della chiesa e dello spazio prospiciente la struttura religiosa.

Passano i gravosi anni di guerra e ritornati a tempi di pace la chiesa di San Antonio di Padova torna a svolgere con maggiore tranquillità il suo operato religioso e sociale.

Nei primi anni ’80, precisamente nel 1983 l’Istituto francescano delle Figlie della Divina Madre cede il convento a Don Pierino Gelmini. Il sacerdote adibisce la struttura a sede di una Comunità Incontro per il recupero dei tossicodipendenti. All’inizio il nuovo cambio d’uso del convento suscita diverse reazioni ostili nella popolazione, per la paura che queste persone possano andare a disturbare la quiete della comunità scurcolana.

Tuttavia dopo questa iniziale preoccupazione l’iniziativa di Don Gelmini prende corpo e le cose vanno per il meglio. La popolazione dopo essersi resa conto che la struttura avrebbe solo fatto del bene e che questi giovani non avevano intenzioni cattive, appoggia in pieno l’idea.

Questa comunità negli anni successivi, non da adito ad alcun segnale negativo e non si registrano incidenti. Anzi questi giovani si rendono protagonisti di una serie d’interventi di restauro dell’antico convento.

La chiesa di S. Antonio da Padova è ormai un bene storico a cui la popolazione di Scurcola è molto attaccata, non solo per l’aspetto religioso, ma anche per l’aspetto sociale della struttura.

 

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XXI Secolo

 

Nel 2009 abbiamo il terremoto dell’Aquila provoca la distruzione della città abruzzese, ma nella Marsica ha effetti sono molto contenuti, e la maggior parte dei problemi riguardano le chiese, che subiscono alcuni danni. Fra queste chiese con buona probabilità, ma il dato supposto va confermato, vi sarebbe anche la chiesa di Sant’Antonio, che viene restaurata alcuni anni dopo.

 

– Restauro del 2012

 

Chiesa di S. Antonio da Padova oggi (Immagine personale)

 

Nel 2012 abbiamo il un nuovo restauro della chiesa di Sant’ Antonio da Padova, che interessa il rifacimento del tetto in legno e del manto di copertura.

 

 

 


STRUTTURA DELLA CHIESA DI S. ANTONIO DA PADOVA DI SCURCOLA MARSICANA

 

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1) CHIESA

 

Ubicazione

La chiesa di Sant’Antonio da Padova di Scurcola Marsicana è ubicata lungo la via Valeria, antica strada consolare che collegava Roma con Alba Fucens

 

 

Pianta

Struttura esterna della chiesa di S. Antonio. (Immagine personale)

 

La struttura religiosa è a pianta longitudinale a navata unica

 

 

Struttura interna

La struttura a navata unica vede la presenza di cappelle laterali e la zona presbiteriale in fondo, dove dietro si trova la sagrestia.

La chiesa si presenta in stile barocco e tardo barocco e si esplica nei numerosi affreschi presenti nella chiesa, nelle molteplici decorazioni a stucchi e dorature presenti nelle pareti e nei pilastri della chiesa.

La chiesa appare magnifica nella sua sontuosità barocca, sembra quasi un monumento celebrativo del barocco.

La chiesa dispone di cappelle laterali riccamente decorate.

L’altare maggiore con tutta la zona presbiteriale risulta alzato di un gradino rispetto al piano di calpestio. Sul piano decorativo l’altare maggiore appare modellato secondo un concetto borromiano.

Sul piedistallo sulle due colonne maggiori è ripreso lo stemma della famiglia Colonna. Sulla volta della navata, costruita in pietrame è impressa l’effige del Taumaturgo, così come è sovrapposta sull’altare. Oltre a questo abbiamo i confessionali con stemmi francescani,  che sono di gran pregio.

Sul piano strutturale la chiesa è fatta in pietra e laterizi, mentre la copertura è a tetto a doppia falda inclinata, rivestite in coppi.

Il pavimento invece è ancora in pietra locale. Per essere ancora più precisi questo è fatto in basole di pietra e in cotto.

 

 

Facciata principale

Facciata della chiesa di S. Antonio da Padova. (Immagine personale)

 

La facciata è rettangolare, delimitata da due lesene, con cornice a glifi e coronata da timpano triangolare. Al centro troviamo il portale, di scuola cirstecense, proveniente dalla diroccata abbazia di Santa Maria della Vittoria.

Oltre a ciò  abbiamo  nello spessore murario: il vano rettangolare sottostante e inquadrato da due esili colonne per lato, su basi a stilobate unico e con alti capitelli corinzi, l’abaco è tagliato ad esagono sagomato.

L’archinvolto modanato contiene all’interno un lastrone trilobato con la scritta “croix fleurdelisee”. Questo è tipico dei portali cistercensi del XIII secolo.

 

Facciata laterale

Facciata laterale della chiesa. (Immagine personale)

 

La facciata laterale è rivestita in pietra e al centro di essa troviamo il secondo portale d’ingresso. Nella parte alta si notano due finestre, che contribuiscono all’entrata della luce all’interno della struttura religiosa.

 

 

 – Campanile

Campanile della chiesa. (Immagine personale)

 

Il campanile è a pianta quadrata, ed è posto a sinistra dell’altare.

 

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2) STRUTTURA DEL CONVENTO DI S. ANTONIO DA PADOVA DI SCURCOLA MARSICANA

 

Il convento è una struttura, che per secoli è andata avanti, pur tra tanti problemi, giungendo fino a noi.

In passato il convento ha goduto di grande floridezza economica che poi è venuta meno.

Oggi del bellissimo convento rimangono il chiostro del convento, che riprende i motivi dei due lati coperti, con ampie arcate e corridoi  laterali.

Gli archi sono in pietra come pure il muro esterno, che delimita il chiostro giardino. Al centro del giardino abbiamo un pozzo molto profondo nella roccia. all’interno della sacrestia troviamo un bellissimo armadio in noce di recente fattura

 

 


BIBLIOGRAFIA

 


CHIESE DELLA MARSICA


SCURCOLA MARSICANA


STRUTTURE E MONUMENTI DI SCURCOLA MARSICANA