ORICOLA – CHIESA DI SANTA RESTITUTA


STRUTTURE E MONUMENTI DI ORICOLA


 

POSIZIONE DELLA CHIESA DI SANTA RESTITUTA

 

 

 


STORIA DELLA CHIESA DI SANTA RESTITUTA

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XII Secolo

 

Dalle fonti che abbiamo, sappiamo che la chiesa è molto antica in quanto risalente al XII secolo e dedicata a Santa Restituta, patrona del paese di Oricola.

 

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XIII – XIX Secolo

 

Successivamente la chiesetta sambrerebbe essere rimasta sempre un po’ in ombra, rispetto alla vita del paese a causa della sua localizzazione, poichè posta fuori da questo.

Comunque siano andate le cose questa ha continuato ad essere vissuta in qualche modo dalla comunità locale, e ciò è testimoniato dalla presenza in essa di affreschi risalenti al XIII e XIV secolo.

Sicuramente la chiesetta ha subito un restauro importante dopo il 1456, ovvero dopo il terremoto dell’Irpinia, che qui nella Piana del Cavaliere ha colpito molto duramente, distruggendo tutti i borghi della zona.

Altri sicuri restauri sono avvenuti uno dopo il 1528, in seguito alla distruzione del borgo di Oricola operata dalle forze di Napoleone Orsini, quindi parliamo di un restauro avvenuto tra il 1528 e il 1552 e un altro dopo il 1557, ovvero dopo il saccheggio operato dal duca d’Alba.

Altro restauro possibile, ma non sicuro e comunque molto contenuto, potrebbe essere avvenuto nel 700′ in seguito a qualche lesione avvenuta dopo i terremoti settecenteschi.

La chiesa passa a inizio 800′ dalla giurisdizione del ducato di Tagliacozzo a quella della corona. Questo stato di cose si conferma sotto il ritorno dei Borbone.

Nel 1860 i Borbone sono detronizzati dalla rivoluzione garibaldina, che spinge e ottiene che il meridione si unisca alle regioni del nord per formare l’Italia. Nel 1861 nasce il nuore regno d’Italia sotto lo scettro dei Savoia

La chiesa di Santa Restituta prosegue poi in modo tranquillo la sua vita religiosa per tutto il XIX secolo.

 

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XX Secolo

 

Quindi siamo al 1915, all’inizio di questo anno abbiamo il più forte terremoto avvenuto nella Marsica negli ultimi 1000 anni. Il sisma ha per epicentro Gioia dei Marsi e produce danni immensi in tutta la Marsica e centro Italia. La sola Marsica viene quasi interamente distrutta o gravemente danneggiata e riporta 30.000 vittime. Ad Oricola la potenza del sisma arriva fortemente attenuata producendo solo danni leggeri.

La chiesa di S. Restituta riporta pochi danni dal sisma, che vengono riparati negli anni successivi.

Successivamente superato il periodo fascista entriamo nella seconda guerra mondiale. Il periodo sicuramente più brutto e pesante sono stati i mesi fra il 1943 e 1944 con l’invasione tedesca del territorio abruzzese e i successivi bombardamenti alleati.

Ebbene uno dei bombardamenti degli Alleati centra in pieno la chiesa di Santa Restituta, danneggiandola in moto serio. Superata poi la guerra grazie alla vittoria alleata, la chiesa viene restaurata negli anni successivi, riportandola al fascino antico.

Il nuovo restauro operato probabilmente negli anni 50′, procede ad una riqualificazione del bene storico. In questo intervento viene realizzato un ingrandimento strutturale di un locale adiacente alla cappella adibito a chiesa e vengono riparati i danni della guerra.

Alla fine del secolo un nuovo intervento di restauro si rende necessario con lavori  di rifacimento del tetto in legno e della sostituzione del manto di copertura.

 

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XXI Secolo

 

Oggi la chiesa di Santa Restituta appare magnifica nella sua semplicità ed è un elemento che sicuramente arricchisce l’intero paese sia sul piano artistico che storico.

 

 

 


STRUTTURA DELLA CHIESA DI SANTA RESTITUTA

 

La chiesa di Santa Restituta vista da dietro. (Immagine personale)

 

 

 – Pianta

La pianta della chiesa è di forma rettangolare a navata unica

 

 

 – Struttura interna

La chiesa al suo interno comprende tre ambienti. Il primo ambiente è quello più antico del XII secolo, che contiene affreschi del XIII e XIV secolo. Il secondo consiste in una sala rettangolare di stile semplice con sei paraste e copertura piana. Il terzo settore riguarda una vano che da accesso al campanile.

La sala rettangolare, costruita nel primo novecento come ingrandimento della struttura religiosa, si mostra con uno stile semplice rappresentato dalle pareti lisce e un altare decorato in modo sobrio, ma elegante. L’altare maggiore si presenta elevato di un gradino rispetto al piano di calpestio, con una balaustra decorata in modo semplice, che introduce all’altare vero e proprio. Oltre ciò notiamo la presenza del bellissimo dipinto di Santa Restituta posto sull’altare.

Sul piano strutturale la chiesa è fatta in muratura di pietrame sulla quale pogggioano il soffitto e il tetto. Queste coperture riguardano le varie parti della chiesetta con il soffitto con copertura piana nella sale rettangolare e il soffitto a volte a botte nella sala medievale. Il tetto è a due falde. I pavimenti infine sono composti di mattoni

 

 

 – Facciata

 

Facciata della chiesa. (Immagine personale)

 

La facciata si mostra come un corpo compatto e simmetrico dove l’attacco al cielo segue il profilo a capanna. La struttura al livello della facciata comprende due portali, uno di dimensioni maggiori per l’accesso della chiesa e l’altro di dimensioni inferiori usato per l’ingresso alla cappella.

 

 

 – Campanile

Campanile della chiesa di Santa Restituta d’Oricola. (Immagine personale)

 

Il campanile è in muratura, ubicato nella parte retrostante della struttura religiosa, sulla sommità del tetto, con una cella campanaria munita di monofore nelle facce e tetto a piramide.

 


BIBLIOGRAFIA

 

1) https://necrologie.repubblica.it/chiese/provincia-4-aquila/citta-4824-oricola/2747-chiesa-di-santa-restituta

2) https://www.borghiautenticiditalia.it/borgo/oricola

3) http://www.cavalierenews.it/cultura/5647/oricola,-il-sindaco-di-sentinella.html

 


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