MORINO – CHIESA DI SANTA MARIA NUOVA

 


STRUTTURE E MONUMENTI DI MORINO


 

POSIZIONE DELLA CHIESA DI SANTA MARIA NUOVA DI MORINO

 

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STORIA DELLA CHIESA DI SANTA MARIA NUOVA DI MORINO

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XX secolo

 

 

– Il terremoto del 1915

Morino è un paese di antiche origini che fino a prima del terremoto di Gioia dei Marsi del 1915 era ubicato in posizione elevata e distante dai collegamenti principali. Il sisma del 1915 ha duramente colpito il vecchio abitato producendo molti morti.

Il terremoto infatti ha completamente distrutto il paese di Morino, producendo la morte di circa 110 persone su un totale di 2945 abitanti attestati nel 1911.

 

 

– Il nuovo paese di Morino

Dopo il terremoto negli anni ’20 e ‘30 non potendo più riparare il vecchio abitato si è proceduto a ricostruirlo in altra posizione. Il nuovo paese di Morino è stato ricostruito più in basso ad una quota di 440 m s.l.m, in collegamento diretto con la strada principale e munito di una stazione ferroviaria.

Il contesto ambientale nel quale si trova Morino risulta unico nel suo genere, in quanto presente in una zona dalle chiare origini glaciali. La presenza di una importante quantità d’acqua è poi testimoniata dalle numerose sorgenti presenti, che si aprono dalle vicine montagne, che poi si riuniscono nel corso del fiume Romito.

Tra queste sorgenti è doveroso ricordare la sorgente dello Schioppo che nasce nella montagna e si riversa a terra tramite una bellissima cascata, attiva soprattutto durante il periodo delle piogge.

La cascata dello Schioppo è diventata nel corso del tempo il simbolo della zona, intorno alla quale è stata costituita poi una bellissima riserva naturale. Le acque di questa cascata si presentano in grande quantità e si riversano a terra formando una grande cascata.

 

 

– Nascita della chiesa di Santa Maria Nuova

La chiesa di Santa Maria Nuova è costruita nel corso degli anni ’20 e ’30 del XX secolo, contemporaneamente all’edificazione del nuovo paese di Morino.

La struttura della nuova chiesa è a tre ampie navate con una facciata in stile classico ed essenziale, tipico delle strutture religiose abruzzesi e marsicane costruite in questo periodo. 

 

 

– La seconda guerra mondiale

Nel 1940 abbiamo l’entrata in guerra dell’Italia nella seconda guerra mondiale a fianco alla Germania.

L’Italia mussoliniana si muove in molte direzioni provando ad occupare diversi territori parallelamente ai tedeschi.

Nel 1943 il risultato di questa geniale politica è un totale disastro, con moltissimi morti italiani avuti sui vari fronti di battaglia, la totale perdita delle colonie e l’invasione alleata dell’Italia.

A questo punto il governo fascista finalmente cade rovinosamente e poco dopo anche la monarchia abdica a se stessa. Risultato un paese in totale sbando e senza guida. Gli Alleati che già hanno invaso la Sicilia la liberano e piano piano risalgono la penisola. A questo punto Hitler invade l’Italia fino a Frosinone annettendola alla Germania.

Viene posto il confine fra le due Italie all’altezza di Frosinone con la linea Gustav e i tedeschi che pongono nella Marsica a Massa d’Albe il loro comando sul centro Italia.

Inizia così il periodo più duro della guerra.

L’occupazione nazista come in altre zone della Valle Roveto e della Marsica è molto duro sia come regime di polizia, che per la sopportazione dei bombardamenti alleati, che provando a indebolire i tedeschi rendono la vita durissima ai poveri italiani condannati al silenzio e ai sorprusi tedeschi.

Nella Valle Roveto e quindi anche a Morino molte persone fuggono dai paesi per riprendere casa negli antichi borghi diroccati dal terremoto, altri ancora in fuga dalle bombe cercano riparo in alta montagna. Insomma è un fuggi fuggi generale, un vero disastro.

D’altra parte questo terrore è più che giustificato in quanto il fronte caldo dei combattimenti avviene a pochi km di distanza da Morino, ovvero a Montecassino.

La linea Gustav infatti passava anche per Montecassino e qui gli scontri tra tedeschi e alleati sono stati durissimi producendo moltissime vittime fra il dicembre 1943 e il maggio 1944, e molti di questi morti sono stati anche civili inermi.

Basti pensare ai numerosi bombardamenti alleati sulla Marsica volti ad indebolire l’avversario tedesco, che però producono come risultato il panico della popolazione abitante.

Nel giugno 1944 gli Alleati sfondano la linea Gustav e liberano nel giro di una settimana tutto il centro Italia. La Marsica è libera.

 

 

– Effetti della guerra sulla chiesa di Santa Maria

Dalle poche notizie avute e interpretate non essendoci al momento nessuna notizia diretta, la chiesa di Santa Maria Nuova supera indenne o la guerra proseguendo a guerra finita in modo più tranquillo la sua funzione di chiesa madre del paese.

 

 

– Dal dopoguerra agli anni ‘80

 

 Morino nel 1957. (Immagini da Internet)

 

Il secondo dopoguerra si caratterizza dapprima per la ricostruzione del paese danneggiato da anni di guerra e poi a partire dai primi anni ’50 fino agli anni’80 da una grande emigrazione dovuta alle difficoltà economiche di una zona che aveva poco da offrire sul piano lavorativo.

In pochi decenni la popolazione cala dai 2051 abitanti del 1951 ai 1817 del 1961 fino ad arrivare nel 1981 a 1590 unità. 

 

 

– La chiesa di Santa Maria Nuova negli anni ’60 e ‘70

Durante gli anni ’60 e ‘70 la chiesa di Santa Maria Nuova è stata il fulcro della vita sociale del piccolo borgo di Morino e ha cercato per quel che ha potuto di alleviare i dolori di chi vedeva i propri cari emigrare.

 

 

– Il boom economico degli anni ’80 e il fenomeno delle seconde case.

A partire dai primi anni ’80 esplode il fenomeno di costruzione delle seconde case nei luoghi di origine. Ciò consente ad un ritorno attivo del legame fra coloro che sono andati via per lavoro e quelli che sono rimasti. In questo modo molte persone riescono a riprendere un rapporto forte con le famiglie di origine senza però averlo mai tagliato come invece era avvenuto per gli emigrati a inizio ‘900.

A Morino come in altri borghi della Valle Roveto e della Marsica avviene proprio questo si costruiscono seconde case da vivere nei giorni di vacanza, permettendo in questo modo al paese di sopravvivere e ritrovare quello slancio emotivo perso anni prima in seguito al nuovo fenomeno emigratorio.

A ciò va aggiunto il grande boom economico che esplode nella Marsica nei primi anni ’80 che consente a molti anche un ritorno in pianta stabile. Probabilmente non so se è questo il caso di Morino, sicuramente però il boom economico ha avuto effetti positivi anche nella Valle Roveto seppure in modo più moderato rispetto ad altre parti della Marsica, permettendo con ciò un certo benessere e una maggiore tranquillità sociale.

 

 

– Morino negli anni ‘90

Morino è rimasto nel tempo un paese dedito alla pastorizia e all’agricoltura. Tuttavia a partire dalla fine degli anni 90′ anche Morino ha visto un recupero del proprio borgo con azioni di restauro e miglioramento urbanistico teso a un suo rilancio in chiave turistica.

 

 

– La chiesa di Santa Maria Nuova a fine secolo

Tra gli anni ’80 e ’90 la chiesa di Santa Maria Nuova ha continuato in modo operoso a servire il paese garantendo sempre un suo sostegno alle attività del borgo.

La chiesa è rimasta nel tempo il punto di aggregazione sociale più importante del paese e ha proseguito in modo intenso questa sua funzione sociale anche nel nuovo secolo XXI.

 

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XXI secolo

 

– La chiesa di Santa Maria Nuova all’inizio del secolo XXI

Il paese all’inizio del XXI secolo ha proseguito in modo proficuo il suo recupero architettonico anche riconsiderando il vecchio borgo distrutto dal sisma del 1915.

In questa cornice la chiesa madre di Santa Maria Nuova ha avuto il merito di accompagnare la ristrutturazione del paese e la sua valorizzazione in chiave turistica, attraverso uno sviluppo dell’attività culturale.

A distanza di tanti anni anche la chiesa ha subito lavori di restauro permettendo una migliore valorizzazione di questo bene religioso.

 

 

– Terremoto dell’Aquila

Nel 2009 un brutto sisma colpisce la città dell’Aquila distruggendola. I paesi della Marsica da questo sisma per fortuna escono per la maggior parte integri, seppure con alcune eccezioni. I danni più rilevanti avuti nei vari borghi hanno riguardato soprattutto le chiese.

 

 

– Effetti del sisma sulla chiesa di Santa Maria Nuova e il paese di Morino

Morino dal sisma dell’Aquila non ha riportato che danni leggerissimi, mentre la chiesa di Santa Maria Nuova pare non abbia avuto alcun danno.

 

 

– Sisma di Amatrice 2016-17

Un nuovo brutto sisma colpisce l’Abruzzo, o meglio una serie di scosse si verificano presso la zona di Amatrice nel 2016-17.

Queste scosse piuttosto violente distruggono i vari borghi intorno ad Amatrice, ma non colpiscono che di striscio la Marsica e soprattutto i paesi della Valle Roveto.

Per quel che si sa questo sisma non ha avuto effetti su Morino e quindi anche sulla chiesa di Santa Maria Nuova.

 

 

– La chiesa oggi

La chiesa di Santa Maria Nuova nel 2011. (Immagine da Googlemap)

 

La chiesa di Santa Maria Nuova si presenta forte e pienamente efficiente e continua ad essere il perno dell’attività sociale del paese.

 

 


 

 

STRUTTURA DELLA CHIESA DI SANTA MARIA NUOVA DI MORINO

 

Pianta

Parte laterale della chiesa di Santa Maria Nuova (Immagine personale)

 

La pianta della chiesa si presenta con aula a tre navate divise da possenti pilastri.

 

 

Struttura interna

La struttura interna è a tre navate, divise da forti pilastri rivestiti da vari materiali. Sul fondo della navata centrale troviamo la zona presbiteriale con l’altare centrale rialzato di un gradino rispetto al piano di calpestio.

L’altare si presenta elegante e sobrio allo stesso tempo e si nota sullo sfondo in alto una grande croce centrale con un cristo morto che sormonta tutta la chiesa. Sul soffitto della chiesa troviamo una serie di lampadari che danno carattere alla struttura interna.

Oltre a questo si notano molte statue di santi, che si pongono davanti ogni colonna, il cui effetto però sminuisce la parte interna della chiesa.

Sul lato destro si ha un elegantissimo pulpito in legno, mentre il tetto appare a due falde nella navata centrale e a una sola falda nelle altre due; il rivestimento sovrastante è di tegole in laterizio.

 

 

Facciata

 

Facciata della chiesa di Santa Maria Nuova di Morino

 

La chiesa appare con una facciata in stile classico ed essenziale, tipico delle strutture religiose abruzzesi costruite tra gli anni ’20 e ’30, presenti in molti comuni della Marsica ricostruiti dopo il terremoto del 1915.

La struttura si presenta con un rivestimento dal tipico mattoncino rosso proprio di molte strutture di questo tipo. La chiesa è costituita da tre navate e presenta sulla facciata principale tre portali d’ingresso, uno per ogni navata. Il portale centrale appare il più ricco di particolari con una elegante cornice a mezzaluna sporgente.

In linea su ogni portale ritroviamo nella parte alta tre bei rosoni, con il rosone centrale più grosso di circonferenza.

A completamento della facciata si hanno cinque grandi statue poste sul tetto, nei punti angolari della facciata.

 

 

Campanile

Campanile della chiesa di Santa Maria Nuova (Immagine personale)

 

Lo splendido campanile è una torre di tre piani a base quadrata con il tetto a cuspide piramidale.

 

 


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