CERCHIO – CHIESA MADONNA DELLE GRAZIE

 

 


STRUTTURE E MONUMENTI DI CERCHIO


 

POSIZIONE DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE DI CERCHIO

 

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STORIA DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE DI CERCHIO

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XVI secolo

– Nascita della chiesa di Santa Maria delle Grazie

La Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Cerchio è stata eretta nel 1530 dal popolo di Cerchio insieme alla Confraternita di S. Maria di Corbarono ed è ancora oggi una chiesa molto sentita dalla comunità del paese marsicano.

 

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XVII secolo

 

– Il culto della Madonna delle Grazie

Il culto della Madonna delle Grazie a Cerchio è sempre stato molto sentito dalla popolazione locale, che con grande spirito religioso ha sempre frequentato la suddetta chiesa. La chiesa per questo si ritrova al centro della vita religiosa del piccolo borgo.

 

 

– Nascita e insediamento del convento dei Padri Scalzi a Cerchio

Nel 1608 lo spirito religioso della popolazione locale porta alla richiesta presso i Superiori dell’Ordine dei Padri Agostiniani Scalzi per la costruzione di un convento a Cerchio. La richiesta viene accolta subito, e dopo una serie di lungaggini organizzative si ha l’avvio della costruzione del convento.

Il convento dei Padri Scalzi presso Cerchio è costruito tra il 1614 e il 1619. Nel 1617 ad appena tre anni dall’avvio dei lavori di costruzione, i frati che già si erano insediati nel convento non ancora finito, se ne vanno per mancanza di fondi per la sua gestione.

Dopo due anni di abbandono il convento viene fatto ripartire nel 1619, dotandolo dei fondi necessari per la sua sussistenza e contemporaneamente viene completato nella sua struttura. A questo punto i frati tornano il convento degli Agostiniani Scalzi prende avvio ufficialmente.

Successivamente per tutto il resto del secolo non si hanno ulteriori notizie di avvenimenti particolari. Ciò indica che il convento e la chiesa di Santa Maria delle Grazie hanno in questa fase una vita più o meno tranquilla, anche se complicata dalla grave crisi economica che imperversa in questo periodo.

 

 

– La Peste del 1656

Nel 1656 la crisi economica cede il posto a una grave pestilenza che attecchisce bene in un contesto di difficoltà economiche e di carenza sanitaria come il sud Italia.

Nella Marsica si contano milgliaia di morti. Non sappiamo al momento quanti ve ne siano stati a Cerchio. I monaci dei Padri Scalzi in questo quadro di grave crisi svolgono un’azione magnificia azione sociale prestandi soccorso alla popolazione in difficoltà.

 

– Dopo la peste del 1656

Superata la Peste la Marsica e Cerchio ci metteranno molti anni per riprendersi al livello demografico e socio economico. Alla fine del secolo dopo molti anni dalla grave pestilenza la situazione economica è ancora molto grave e la ripresa demografica stenta a riprendersi.

 

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XVIII secolo

 

– La chiusura della chiesa di Santa Maria delle Grazie e del convento agostiniano.

All’inizio del XVIII secolo abbiamo una serie di terremoti che avvengono in Abruzzo, che arrivano a scuotere anche la Marsica, producendo molti danni.

E’ probabile che il convento e la chiesa di Santa Maria delle Grazie di Cerchio abbiano risentito dei sismi e si siano create crepe anche importanti.

Nel 1776 sia per la grave situazione strutturale sia per altre ragioni il convento degli Agostiniani Scalzi viene chiuso, producendo tempo dopo anche la chiusura della chiesa di Santa Maria delle Grazie.

La chiusura della chiesa getta nello sconforto un’intera comunità, poichè in quella chiesa vi era la statua della Madonna delle Grazie, molto amata e venerata nel paese da secoli. La chiusura della chiesa porta ad un allentamento anche forte del culto per la Madonna delle Grazie.

Anni dopo la chiusura del convento agostiniano, nel 1785, viene deciso che tutti i beni ancora contenuti nel vecchio convento fossero donati al comune di Cerchio.

Nel 1798 il Vescovo dei Marsi vuole recuperare gli spazi dell’ex convento, adibendoli per una residenza estiva per i seminaristi. Poco dopo egli visita l’edificio e rendendosi conto delle sue condizioni abbandona l’idea.

Nel frattempo i Francesi penetrano nel regno di Napoli invadendolo. In Abruzzo si ha una forte opposizione all’invasione francese e questa è forte per tutto il periodo di occupazione fino al 1800, allorquando i Francesi vanno via e tornano i Borbone

 

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XIX secolo

 

– Ritorno della Madonna delle Grazie e restauro della vecchia chiesa di Santa Maria delle Grazie.

La chiusura della chiesa di Santa Maria delle Grazie è ancora presente a inizio 800′. Il fatto più importante però riguarda la statuetta della Madonna della Grazie, che andata perduta per diverso tempo con l’abbandono dei monaci anni prima viene ora ritrovata.

Nel 1803 o per fortuna o per un avvenuto miracolo la statua viene ritrovata intatta. Il fatto avviene in un giorno del febbraio 1803 allorquando la porta della vecchia chiesa di Santa Maria delle Grazie, chiusa da anni, si mostra aperta.

Alcuni persone notando la porta leggermente socchiusa entrano nella chiesa e trovano con loro grande stupore la statua della Madonna delle Grazie riposta sopra l’altare, intatta e con il volto maestoso e pietosissimo, che a mezzo busto con le mani aperte è in gesto di dispensare grazie.

A questa visione la gente di Cerchio grida al miracolo. Il parroco Don Angelo d’Amore inizialmente non crede al miracolo, ma piuttosto immagina la spiegazione in qualche persona che entrata nella chiesa e trovata la statua la riposta sull’altare.

L’arciprete verifica con gli anziani del paese che quella fosse veramente la statua al lungo perduta e agognata. Nonostante la verifica avesse dato risultati positivi, il clero locale mostra ancora freddezza verso il miracolo. Nel frattempo la gente del posto prega affinchè la Madonna si manifesti per convincerli della loro bontà di parola.

Poco tempo dopo la Madonna dietro suppliche di Cerchio guarisce con un miracolo la storpia Domenica Carusoni. La Madonna dietro preghiera collettiva guarisce la donna che portata precedentemente nella chiesa con molta fatica, ora si alza e senza uso di stampelle inizia a muoversi sanata nella sua malattia e uscendo dalla chiesa del tutto autonomamente dirigendosi verso la casa, incontra il parroco che non crede ai suoi occhi.

Dopo il miracolo il parroco riferisce il tutto al vescovo dei  Marsi e gli chiede di poter procedere al restauro della vecchia chiesa.

Poco tempo dopo, sempre nel 1803 la chiesa di Santa Maria delle Grazie è restaurata. Dopo il restauro con una solenne cerimonia s’inaugura nuovamente il luogo di culto e la statua della Madonna. In più viene istituita per questa una solenne cerimonia da tenersi ogni ultima domenica di settembre.

 

 

– IL CULTO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE DAL PERIODO FRANCESE ALL’UNITA’ D’ITALIA

Dopo il ritorno della statua della Madonna delle Grazie e la riapertura della chiesa medesima si verificano numerosi miracoli nell’arco degli anni successivi, con una costanza quasi impressionante. Qui di seguito ne citiamo alcuni.

Nello stesso 1803 viene guarito per intercessione della Madonna, Giuseppe D’Amore ferito gravemente da una lama di coltello ferimento di lama di coltello.

Nel 1806 tornano i Francesi nel sud Italia, scacciando nuovamente i Borbone da Napoli e insediando al loro posto governi filo francesi.

La popolazione abruzzese continua ad essere contraria ai nuovi occupanti, ma molto meno rispetto a qualche anno prima. Tuttavia in Abruzzo si registrano alcuni spiacevoli episodi, come l’attentato compiuto nel 1806 da una persona di Cerchio, nei confronti di alcuni militari francesi, avvenuto a Celano poco tempo prima.

In questa circostanza la popolazione di Cerchio, venuta a conoscenza della volontà di vendetta dei francesi nei loro confronti per l’attentato di Celano, pregano fortemente la Madonna riunendosi in preghiera vicino la chiesa per impedire il crudele atto.

Ebbene i francesi in questa circostanza s’impietosiscono vedendo tanta gente in preghiera e decidono di non prendersela con loro, ma si limitano a distruggere la casa della persona che aveva organizzato l’attentato contro loro. 

Successivamente nel paese sono avvenuti tanti altri miracoli legati a questa chiesa e a questo culto mariano, ma prima di procedere nelle storie, torniamo ai fatti politici.

Sul piano politico i Francesi cadono a Napoli nel 1815 con la fucilazione di Murat, ex re napoletano.

I Borbone tornano a Napoli con il vecchio re Ferdinando, divenuto ora Ferdinando I re delle Due Sicilie. I Borbone tornati sul trono di Napoli lo conservano fino al 1860, inaugurando così un nuovo ciclo storico.

Sul piano locale tra il 1815 e il 1860 la storia di Cerchio si riempie di numerose storie di miracoli, che hanno sempre come termine comune la statua della Madonna delle Grazie, posta dentro la rinata chiesa di Santa Maria delle Grazie.

 

Di queste storie ne citiamo alcune

– Il primo miracolo che citiamo riguarda un fatto avvenuto nel 1817 a Cerchio, dove durante la costruzione di Palazzo d’Amore, si perde una pietra che cadendo dall’alto centra in pieno un giovane di nome Barlaam figlio del dott Nicasio. Il giovane, che era intento a scherzare con alcuni coetanei al momento dell’incidente, colpito dalla pietra stramazza al suolo. Viene portato in casa e moribondo i congiunti pregano la Madonna di Cerchio. Egli dopo poco guarisce completamente.

– Il secondo miracolo riguarda il giovane liceale D. Benedetto d’Amore che nel 1826 si ammala di Tifo. Egli peggiora nel giro di poco tempo. I genitori mandano a lui una camicia benedetta presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Quando il giovane indossa la camicia, guarisce istantaneamente.

– Il miracolo che raccontiamo riguarda un certo Vincenzo Macchiusi, che nel 1840 è malato da tempo di una paralisi molto importante, che riguardava l’apoplessia del midollo spinale, fa voto di farsi religioso nel caso in cui la Madonna lo avesse fatto guarire. Egli dopo poco tempo guarisce e diventa poi prete.

– Un altro miracolo riguarda un certo Raffaele Macchiusi, parente del precedente miracolato. Questi era da un po’ di tempo malato di una grave forma di polmonite. Tramite l’intercessione della Madonna egli guarisce.

 

– L’ultimo miracolo che citiamo riguarda la traversata di una piccola nave contenente legna nelle acque dell’antico lago Fucino. La nave parte da Trasacco e si dirige verso le rive di Cerchio. Sulla barca vi sono i trasaccani e si dirige verso le rive di Cerchio. Sulla barca vi sono i trasaccani Croce Venditti un  certo Giuseppe, Camillo Campise e Giulio Ippolito. Questi sorpresi da una grossa burrasca fanno naufragio e appesi alla nave non ancora del tutto sommersa dalle acque, invocano l’aiuto della Madonna delle Grazie. La nave sommersa viene in qualche tirata verso riva, poco dopo interviene un’altra nave che soccorre un’altra nave che soccorre i naufraghi che li salva.

Di storie di miracoli compiuti dalla Madonna delle Grazie,  che riguardano il periodo borbonico ve ne sono molte. Con questi pochi esempi ho cercato di dare un’idea della molteplicità degli interventi divini della Madonna delle Grazie di Cerchio e del relativo e fortissimo legame, che esiste fra la popolazione di Cerchio e questa chiesa, che sarebbe più opportuno chiamare Santuario di Cerchio.

 

Detto ciò torniamo ai fatti politici dell’epoca e diciamo che nel 1854 abbiamo l’inizio dei lavori di prosciugamento del Lago Fucino operati da Torlonia. Pochi anni dopo si la caduta dei Borbone e l’ascesa dei Savoia con il nuovo regno d’Italia.

 

 

– La fine del Brigantaggio

Il nuovo stato nazionale non in tutto il paese è accettato e specialmente al sud è presente una buona fetta di popolazione che vorrebbe tornare sotto i Borbone.

I Borbone provano a sfruttare questo sentimento popolare per tornare al potere e per questo si alleano con alcune grandi bande di briganti.

L’alleanza però va male dopo poco tempo a causa della forte resistenza opposta dal nuovo stato tramite le sue forze di polizia, e soprattutto per il cattivo malanimo dei briganti che proseguono nelle loro cattive azioni contro la popolazione, che alla fine accetta il nuovo stato di cose pur di non essere più soggetta a questi criminali.

Nel 1861 le forze di polizia del nuovo stato savoiardo intervengono duramente nel sud Italia contro i Briganti, che riescono a tener testa a lungo a questi specie in alcune zone impervie come l’Abruzzo.

Dopo un decennio di duri scontri le bande di briganti vengono sterminate dall’esercito nazionale, consentendo allo stato di consolidarsi.

 

 

– Il nuovo monastero dei Francescani Osservanti

In questo quadro vediamo a Cerchio risorgere il vecchio monastero di Santa Maria delle Grazie. Nel 1858 su pressante richiesta dei Cerchiesi l’ordine dei Francescani Osservanti, accoglie la loro richiesta di riaprire dopo circa cento anni, il vecchio monastero. Essi vi s’isediano nel 1858 e provano tramite molte elargizioni a restaurarlo.

Il compito è arduo, ma tra mille problemi, la struttura sembra ritornare viva.

Nel 1861 nasce il nuovo regno d’Italia e poco dopo in dicembre avviene una riforma che tende a chiudere i monasteri e a incamerare allo Stato i suoi beni.

Al livello locale ciò sembra attivare una certa diatriba tra i monaci e le autorità civili.

La diatriba termina nel 1866 allorquando il monastero viene nuovamente soppresso e i monaci mandati via.

 

– L’ex convento e il suo nuovo uso

Mandati via i monaci i locali dell’ex convento divengono sede del comune e per pochi anni anche scuola elementare.

 

 

– La chiesa a fine Ottocento.

Per le poche notizie avute sulla chiesa, sappiamo che essa continua per tutto il  secolo XIX a operare tranquillamente e probabilmente è stata oggetto di un nuovo restauro. Tuttavia la scarsità di fonti in merito ci induce a rimanere prudenti su quanto affermato.

 

 

– Cerchio a fine Ottocento

Sul piano politico e sociale Cerchio dopo la fine dei lavori di prosciugamento del lago (1878), muta la propria attività economica che passa dalla pesca all’agricoltura soggetta ai Torlonia.

Nonostante ciò l’economia non va e molte persone partono per cercare fortuna all’estero.

 

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XX secolo

 

– Cerchio a inizio ‘900

A inizio 900′ la comunità di Cerchio continua ad essere legata
profondamente al culto della Madonna delle Grazie, svolgendo un’attività religiosa fortemente osservante intorno alla chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Nel frattempo il piccolo borgo vede migliorare a inizio 900′ le proprie condizioni strutturali urbane dopo un lungo periodo di lavori.

 

– Terremoto del 1915

Nel 1915 avviene il tremendo terremoto di Gioia dei Marsi che distrugge tutta la Marsica producendo danni devastanti agli abitati e un numero di morti che raggiunge le 30.000 unità

Cerchio in questo triste quadro risulta gravemente colpito per morti e devastazione. La chiesa di Santa Maria delle Grazie riporta danni importanti.

 

 

– Restauro della chiesa di Santa Maria delle Grazie

La chiesa di Santa Maria delle Grazie rimane inagibile per lungo tempo e ciò anche per il sopraggiungere della 1 guerra mondiale e superata questa, dell’epidemia della Spagnola che tra il 1918 e il 1919 miete molte vittime. 

Superata questa prima fase la chiesa rimane inagibile ancora a lungo e bisognerà attendere ancora diverso tempo per vedere restaurata la struttura.

Infine nel corso degli anni ’30 la chiesa viene restaurata, per meglio dire ricostruita, dandole la forma attuale.

 

 

– Il periodo della guerra 1940-45

Nel 1940 l’Italia entra in guerra con la Germania e dopo tre anni il fascismo cade a causa delle gravi perdite politiche avute. Nel 1943 il crollo dell’Italia è evidente con la fuga dei  vertici dello stato nel settembre 43. Gli alleati da mesi hanno invaso il paese e lo vengono risalendo per liberarlo dai nazifascisti. La Germania invade l’Italia attestandosi sulla linea Gustav, che passa per l’Abruzzo.

Germania e Alleati lottano intorno alla linea Gustav tra il 1943 e il 1944. Sono mesi  durissimi per gli abruzzesi e i marsicani, che stretti tra la morsa tedesca e i bombardamenti alleati soffrono momenti durissimi.

Cerchio vive questi momenti come tutti gli altri centri della zona, ovvero in uno stato misto di attesa per la vittoria alleata e di paura per la durezza tedesca.  Nel 1944 la Marsica è liberata dai Tedeschi, e nel 1945 l’intera Italia è libera dai fascisti.

Si ricomincia così un nuovo cammino di pace e ricostruzione. Ricostruzione materiale che nel paese di Cerchio dura alcuni anni e di ricostruzione sociale dopo le tante brutte esperienze di questi ultimi 30 anni.

In questo quadro la chiesa di Santa Maria delle Grazie diventa un affollato luogo di preghiera per chiedere grazie alla Madonna, sia durante la guerra e i duri momenti del 1943-44 che dopo nella fase di ricostruzione.

Nel giugno 1944 finalmente la Marsica è liberata dai Nazi-Fascisti e torna ad una vita di pace, che consente un nuovo avvio nella ricostruzione materiale e sociale.

Nel  1945 infine tutta l’Italia è libera e inizia una nuova fase
storica.

 

 

– Cerchio tra il 1945 e il 1960

Tra il 1945 e il 1955 il paese di Cerchio viene ricostruito sia nelle sue strutture più importanti sia sul piano edilizio. Tuttavia la grave crisi economica generale porta molti giovani del paese e della Marsica a partire in cerca di fortuna, indirizzandosi principalmente verso i paesi del nord Europa come Germania, Belgio e Francia.

Questo periodo migratorio inizia a metà degli anni ’50 e perdura per molto tempo.

 

 

– Cerchio e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie nell’ultima parte del 900′

Dopo un nuovo periodo migratorio perdurato per tutti gli anni 60 e 70, Cerchio vede migliorare la propria struttura economica, come avviene nella Marsica negli anni 80′.

Il benessere che esplode negli anni ’80 perdura nella Marsica per tutti gli anni ’90, proseguendo in parte anche negli anni 2000.

Cerchio in questa situazione di espansione economica si ristruttura per specializzarsi in ambito turistico. Le chiese del paese pur rimanendo riferimenti religiosi fondamentali, diventano ora anche monumenti culturali e artistici, che descrivono bene il carattere della popolazione e la sua religiosità.

 

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XXI secolo

 

– Il bicentenario del culto mariano della Madonna delle Grazie (2003)

Nel 2003 viene festeggiato a Cerchio il bicentenario della Madonna delle Grazie rendendo evidente agli occhi di qualsiasi ipotetico osservatore il profondo e mai sopito legame tra i cerchiesi e la Madonna delle Grazie, presente nella chiesa medesima.

 

– Il terremoto dell’Aquila del 2009

Nel 2009 un grave terremoto colpisce l’Aquila distruggendola. Il terremoto si ripercuote anche nella Marsica, che fatta eccezione per alcuni paesi, registra in generale pochi danni alle strutture.

 

 

– Effetti del sisma a Cerchio

Cerchio figura purtroppo tra i paesi più colpiti dal sisma. QUI si registrano gravissimi danni all’Edificio Comunale, gravi lesioni anche alla parte dell’edificio riservata alla Biblioteca Comunale e all’Archivio Comunale, tutti gli uffici comunali sono evacuati e trasferiti, si hanno lesioni alla facciata della chiesa cimiteriale dedicata alla Madonna di Piediponte, gravi lesioni alla sede della Società del Gas con disagi per i cittadini e necessità di essere trasferita. Gravi danni si segnalano in numerose abitazioni civili con alcune famiglie sfollate.

In questo quadro la chiesa di Santa Maria delle Grazie riporta danni ingenti, ci sono gravi lesioni nell’edificio di culto.

 

 

– Restauro della chiesa di Santa Maria delle Grazie

La chiesa dopo il terremoto è dichiarata inagibile per qualche tempo.

Il restauro dura qualche anno, ma alla fine la struttura religiosa viene restaurata e poi riaperta al pubblico.

 

 

– Cerchio e la chiesa oggi

Oggi la chiesa di Santa Maria delle Grazie è di nuovo agibile e pienamente funzionante, esattamente come il resto del paese di Cerchio che ha superato la crisi seguita al terremoto dell’Aquila.

 


 

 

STRUTTURA DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE DI CERCHIO

 

 

Pianta

La pianta della chiesa appare di forma allungata ad un’unica navata

 

Struttura interna

L’interno della chiesa è a navata unica con il tetto a botte.

 

Immagine dell’interno della chiesa di Santa Maria delle Grazie. (Immagine personale)

 

Lo stile della chiesa è barocco e ciò lo si vede bene dalle immagini. Sulle pareti troviamo i dipinti dei miracoli più famosi
avvenuti nella chiesa.

 

Immagine dell’interno della chiesa di Santa Maria delle Grazie. (Immagine personale)

 

Immagine dell’interno della chiesa di Santa Maria delle Grazie. (Immagine personale)

 

L’altare maggiore in stile barocco risulta rialzato di due gradini rispetto al piano di calpestio della chiesa.

Dietro l’altare troviamo il bellissimo baldacchino che custodisce la statua della Madonna delle Grazie. Il Baldacchino si arricchisce di due statue di angeli nella parte sopra di esso.

 

L’altare maggiore della chiesa di Santa Maria delle Grazie. (Immagine personale)

 

Di seguito vediamo alcuni dei dipinti presenti nella chiesa di Santa Maria delle Grazie.

 

(Immagine personale)

(Immagine personale)

(Immagine personale)

(Immagine personale)

 

Zona di entrata alla chiesa della Madonna delle Grazie. (Immagine personale)

 

Uscendo infine dalla chiesa notiamo in alto l’organo che si pone intorno al rosone, rilasciando un’immagine molto bella, che ben si richiama allo stile della chiesa.

 

 

Facciata

Facciata della chiesa di Santa Maria delle Grazie. (Immagine personale)

 

La facciata esterna appare semplice con uno stile a capanna. La facciata si compone di un rosone circolare in asse con l’elegante portale d’ingresso in legno.

A completamento della facciata della chiesa abbiamo la scalinata piramidale di sei gradini che introduce in questa.

 

 

 


BIBLIOGRAFIA

 

1http://www.cerchio.terremarsicane.it/index.phpmodule=CMpro&func=viewpage&pageid=85&phpMyAdmin=x8idl1PBBGdf5LYAYZnjSCEpnTa

 


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