PERETO – CHIESA DEL SANTISSIMO SALVATORE


STRUTTURE E MONUMENTI DI PERETO


 

POSIZIONE DELLA CHIESA DEL SANTISSIMO SALVATORE DI PERETO

 

 

 


STORIA DELLA CHIESA DEL SANTISSIMO SALVATORE DI PERETO

 

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XII Secolo

 

La chiesa del Santissimo Salvatore è una chiesa antica risalente al XII secolo, anche se l’edificio antico non esiste più, poichè con le varie ristrutturazioni è stato praticamente rifatto.

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XIV – XVII Secolo

 

La chiesa del Santissimo Salvatore dal XII secolo in avanti è stata oggetto di vari restauri che ne hanno mutato via via l’originale struttura. Il primo grosso intervento avviene dopo il sisma del 1349.

Nel 1349 un grave sisma nel centro Italia distrugge completamente Pereto e Oricola e ciò comporta una sua ricostruzione. Quindi la prima vera ristrutturazione c’è stata nella seconda metà del XIV secolo.

Nel 1456 un nuovo sisma con epicentro nel Sannio scuote profondamente la Marsica producendo danni ovunque e molti morti. In questa circostanza è probabile che la chiesa del Santissimo Salvatore abbia subito danni, che sono stati poi riparati tempo dopo dagli Orsini.

Ancora nel 1579 un nuovo sisma avviene nella zona di Pescasseroli. In questo caso non abbiamo sicurezze, ma è probabile che il sisma sentitosi anche nella Piana del Cavaliere abbia prodotto danni a una struttura già compromessa come la chiesa del Santissimo Salvatore.

Ciò può aver contribuito all’idea di ricostruire da capo la struttura, se questa ricostruzione è avvenuta dopo questa data. Ora al momento non sappiamo la data precisa della ricostruzione della chiesa, ma sappiamo che la ricostruzione della struttura è avvenuta nel XVI secolo per opera della famiglia Maccafini. La decisione è sicuramente maturata non solo per ragioni legate a eventuali danni del sisma ma anche per la carenza della struttura dovuta allo scorrere del tempo.

Dallo studio delle fonti storiche sappiamo che la chiesa del Santissimo Salvatore è stata degradata da chiesa parrocchiale a chiesa succursale della chiesa madre di San Giorgio nel 1583.

Da quest’epoca e per molto tempo la chiesa rimarrà soggetta direttamente alla chiesa di San Giorgio

La ricostruzione operata negli anni 1580 ha prodotto una struttura religiosa in stile tardo rinascimentale. Questa struttura si è mantenuta tale per tutto il XVII secolo non avendo per quel che si sa nessun nuovo restauro.

 

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XVIII – XIX Secolo

 

A inizio XVIII secolo abbiamo importanti terremoti in Abruzzo che producono numerosi danni nella Marsica. Tuttavia sembra che questi sismi non abbiano provocato danni a Pereto e alla sue strutture.

Alla fine del XVIII secolo la chiesa del Santissimo Salvatore subisce un importante restauro, che trasforma la chiesa da uno stile tardorinascimentale a uno neoclassico. Gli interventi di restauro sono continuati anche nel successivo secolo e ciò nonostante le invasioni francesi e altri scombussolamenti politici presenti.

Successivamente a questo restauro la chiesa mantiene inalterata la sua struttura fino all’inizio del 900′

 

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XX Secolo

 

Nel 1907 la chiesa del Santissimo Salvatore ritorna chiesa parrocchiale, anche se sempre subordinanta alla chiesa madre di San Giorgio.

Ciò scatena le invidie del parroco di San Giorgio, che cerca di tenere a freno la rinata struttura.

Nel 1915 il tremendo terremoto di Gioia dei Marsi produce immani catastrofi con distruzione di molti borghi e la morte di 30.000 persone.

A Pereto il sisma si sente distintamente ma pur producendo molti danni, la situazione non è rovinosa come altri borghi di altre zone marsicane come il Fucino.

La chiesa riporta pochi danni dal sisma, e il parroco don Felice Balla si occupa immediatamente del restauro della struttura.

La chiesa grazie all’interessamento del parroco è restaurata parzialmente già nel corso del 1915 e  la scritta sul portale d’ingresso testimonia proprio questo. La chiesa quindi segnando anche una certa competizione con la chiesa di San Giorgio, dovuta a una certa confusione sulla divisione dei ruoli, viene riaperta al culto dei fedeli nel giro di pochi mesi.

Riguardo la divisione dei ruoli fra le due chiese si arriva a soluzione nel nel 1920, tramite le disposizioni dell’arciprete di San Giorgio, che stabilisce le diverse competenze tra lui e il parroco della chiesa del S.S. Salvatore.

Egli stabilisce che la chiesa madre rimane quella di San Giorgio, mentre il parroco della chiesa del S.S. Salvatore può celebrare solo nella sua parrocchia e nelle feste in cui è chiamato. Quando l’arciprete celebra il parroco di S.S. Salvatore non ha alcun dovere di assistere. Se viene fatta la bussola, o in circostanze ordinarie o straordinarie, volute dall’arciprete ed il parroco del SS Salvatore è presente alla funzione, allora a lui spetta un terzo della bussola. Quando invece il parroco del SS Salvatore è invitato dall’arciprete a celebrare o assistere ad altre funzioni (come sacerdote assiste e non come organista), in occasioni di feste organizzate dal popolo, o in occasioni di officature o funerali, deve ricevere metà delle elemosine che l’arciprete riceve.

La chiesa del Santissimo Salvatore continua a servire 700 persone ancora nei primi anni 20′ contro i 1100 della struttura di San Giorgio.

Nel 1940 l’Italia entra in guerra e dopo tre anni viene perdendo su tutti i fronti. Ciò porta prima al crollo del fascismo e poi all’invasione tedesca del settembre 43. Si forma la linea Gustav che tagli l’Italia in due. Tedeschi e Alleati combattono intorno a questa linea tra ottob 43 e giugno 44. La gente abruzzese subisce in pieno sia lo stato di polizia tedesco che i bombardamenti alleati. Il periodo è durissimo per tutti. Riguardo alla sorte del Santuario e dei frati nella guerra al momento non sappiamo nulla, per cui possiamo solo fare delle congetture. Sicuramente il momento più duro è il periodo tra il 1943 e il 1944, allorquando si scatena la dura lotta fra tedeschi e alleati sulla linea Gustav. La piana del Cavaliere come tutte le zone a ridosso della linea Gustav vive un momento duro, fatto di bombardamenti e rastrellamenti tedeschi di persone e averi.

Tuttavia alla fine gli alleati e gli antifascisti guadagnano posizione e alla fine irrompono nella linea Gustava liberando il centro Italia. Gli Alleati liberano la Marsica alla metà di giugno 44. Nell’aprile 45 l’Italia è completamente liberata dai nazifascisti.

La chiesa del Santissimo Salvatore non riporta danni importanti dalla guerra, ma tuttavia necessita di restauro.

Negli anni 50′ la chiesa è sottoposta a nuovo restauro, che le consente di proseguire il suo cammino religioso e sociale per la comunità di Pereto per tutto il restante secolo, seppure ogni tanto s’intervenga con qualche piccolo restauro.

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XXI Secolo

 

All’inizio del nuovo secolo la chiesa del Santissimo Salvatore continua a essere punto di riferimento religioso e sociale per la comunità di Pereto.

 

La chiesa del Santissimo Salvatore oggi. (Immagine personale)

 

Poi a partire dal 2014 si sono avuti nuovi lavori di restauro della chiesa. Gli interventi hanno comportato il rifacimento della copertura lignea, del manto di copertura, del consolidamento delle cornici in pietra del portale, della sovrastante finestra, dell’eliminazione dell’umidità di risalita e della tinteggiatura completa delle facciate.

Alla fine dei lavori la chiesa del Santissimo Salvatore ha riaperto al servizio religioso.

 

 


STRUTTURA DELLA CHIESA DEL SANTISSIMO SALVATORE DI PERETO

 

 

Pianta

La pianta della chiesa è di forma rettangolare a navata unica

 

 

Struttura interna

La disposizione interna della chiesa è organizzata a navata unica con presenza di tre altari; ovvero i due laterali, uno per parte, e l’altare maggiore. Tutti e tre appaiono ricchi in decorazioni. L’altare maggiore risulta rialzato di un gradino rispetto al piano di calpestio.

In generale si osservano pareti riccamente decorate con stucchi, anche se non di particolare rilievo artistico.

Sul piano strutturale abbiamo una chiesa fatta in muratura portante di pietrame su cui poggia il tetto ligneo. Il tetto ligneo a sua volta appare affrescato e ben decorato dando alla struttura interna una felice armonia stilistica. Il tetto al livello strutturale è a due falde rivestito in coppi. In ultimo vediamo i pavimenti fatti in piastrelle di graniglie

 

 

Facciata

Facciata della chiesa del S. Salvatore. (Immagine personale)

 

La facciata appare in stile neoclassico, con lesene angolari e timpano che incorniciano la struttura.

 

Portale della chiesa. (Immagine personale)

 

All’interno della facciata spiccano il portale con sovrastante finestra rettangolare. Sulla cornice del portale vi è la scritta

 

 

Campanile

Camapanile della chiesa del S.Salvatore. (Immagine personale)

 

Campanile è a base irregolare, ubicato nella parte destra e retrostante della navata. La cella campanaria è fatta con monofore nelle facce e copertura a cuspide piramidale.

 

 


BIBLIOGRAFIA

 


CHIESE DELLA MARSICA


PERETO


STRUTTURE E MONUMENTI DI PERETO