AVEZZANO – URBANISTICA MEDIEVALE


AVEZZANO


 

DESCRIZIONE DELL’URBANISTICA MEDIEVALE DI AVEZZANO

 

Il nucleo iniziale di Avezzano si è creato intorno al 900, e si è sviluppato all’altezza della via Marsicana, che unisce durante il medioevo Celano con la Valle Roveto vicino le sponde del lago Fucino.

Il paese, ma sarebbe meglio dire il villaggio di Avezzano si è sviluppato dapprima intorno alla chiesa di S. Antonio, successivamente divenuta S. Bartolomeo e poi anche intorno alla prima torre medievale fatta erigere fra il 1100 e il 1200 da Gentile Da Palearia, primo signore di Avezzano.

La torre viene eretta con lo scopo di controllare militarmente la zona del Fucino, e si dispone in collegamento con altre strutture militari erette però in altura che meglio controllavano il lago.

Tra il 1100 e il 1200 Avezzano sembra essersi dotata di una prima cinta muraria, dotata di torri rompitratta e di tre porte. In questo periodo assistiamo alla fine dell’indipendenza della contea dei Marsi a cui Avezzano appartiene, e il successivo inserimento nell’area della nuova contea di Albe, retta dai Berardi.

Nel 1143 la contea dei Marsi è presa dai Normanni che suddividono poi il territorio in tre tronconi ovvero in tre contee affidate a membri della famiglia Berardi. La contea di Albe è una delle tre ed è quella che ingloba il villaggio di Avezzano.

I Berardi sono fieri del proprio potere locale ed a un certo punto riprendono unitariamente il controllo sulla Marsica cercando di riprendersi l’antica indipendeza. Ciò avviene nello scontro con Federico II di Svevia nuovo re di Sicilia. I Berardi sono sconfitti e privati per qualche tempo dei loro territori.

Successivamente riprendono il controllo sulla Marsica e tentano nel 1268 appoggiando l’ultimo degli svevi di riprendersi l’antico potere.

Carlo I d’Angiò strappa agli svevi il controllo sul regno siciliano nella famosa battaglia di Tagliacozzo. Successivamente si vendica delle famiglie nobili che hanno aiutato Corradino di Svevia, fra cui i Berardi. Carlo I si vendica di questi attaccando e distruggendo Albe e il villaggio di Pietracquaria.

Più avanti Albe è ricostruita e passa di mano in mano ad altri signori. E’ in questa fase, tra il 1268 e il 1350, che Avezzano viene acquisendo più importanza e quello che prima era un semplice villaggio diventa un paese più grande.

Infatti si assiste ad un processo aggregativo fra l’originario villaggio di Avezzano ed altre piccole contrade nelle immediate vicinanze del paesello.

In questa fase vediamo che viene elevata una pieve e da ciò si ha un elevamento del villaggio di Avezzano, come centro più importante del circondario.
In pratica diversi villaggi nei dintorni di Avezzano divengono sue frazioni.

I villaggi in questione sono San Felice alle Grotte di Claudio nei pressi della Grotta di Ciccio Felice; Castelluccio (o San Lorenzo), nelle adiacenze del monte Salviano; Arrio alle pendici del monte Aria; Cerrito (o San Leonardo) sulla via Consolare (la contemporanea via San Francesco); Vico (o Santa Maria di Vico), nei pressi del vecchio cimitero cittadino; Pescina (o San Nicola), corrispondente al contemporaneo quartiere di San Nicola; Perrate (o Parate) che corrisponde al contemporaneo quartiere di Scalzagallo; San Basilio nei piani Palentini; La Fonte o (San Salvatore), nella contemporanea località di Caruscino; Vicenne (o Sant’Andrea), corrisponde alla via ed al quartiere omonimi, Gagliano (o San Sebastiano), località posta all’altezza dell’incrocio fra via XX Settembre e via Garibaldi; Pennerina (o SS. Trinità) in cima alla località Le Mole; Scimino o (San Simeone), nel contemporaneo quartiere della Pulcina; Le Fratte (o San Paolo), intorno alla distrutta chiesa di Santa Maria di Loreto; San Callisto, oltre via Sant’Andrea e lungo la strada Circonfucense, infine Casole (o Santa Maria della Casa), nella parte bassa di Caruscino

E’ di questo periodo la nascita di alcune importanti chiese in Avezzano e nelle sue vicinanze, dove iniziano a nascere piccole attività, che fanno sviluppare il paese attraendo gente dalle vicinanze, che iniziano a stabilirsi in Avezzano.

La conferma di quanto detto sta nel numero degli abitanti che raggiunge le 1400 persone residenti in Avezzano intorno al 1350. Le chiese che vedono l’erezione in questo periodo sono Santa Maria di Loreto, la chiesa di San Francesco con annesso convento, e la chiesa di San Giovanni Decollato.

Nello stesso periodo vengono stabiliti i confini del paese di Avezzano con Albe, e vengono creati i primi statuti con cui si regolamenta la vita cittadina dentro e fuori le mura.

Tuttavia il primo vero piano urbanistico di Avezzano è databile 1490. A questa data infatti si ha che Virginio Orsini, conte di Albe e Tagliacozzo, riconoscendo al paese di Avezzano il ruolo guida della contea di Albe (il paese di Albe era ormai in fase di decadenza) ne vara il primo progetto urbano.

Egli rafforza dapprima il sistema difensivo della città ricostruendo la cinta muraria.

Questa viene strutturata a una pianta pentagonale, dove si hanno le mura dotate di merlature con tre porte di accesso alla città, ovvero la porta di San Rocco, posizionata a nord est, quella di San Francesco, che prende il nome dall’omonimo convento trecentesco, situato a poca distanza verso sud ovest; infine troviamo la porta di San Bartolomeo che si posiziona a sud della città.

Orsini in questa fase fa costruire la via di Cesolino come via alternativa alla via Valeria che fa da collegamento fra Tagliacozzo e Avezzano.

In Avezzano invece la via principale risulta via Centrale, che successivamente in epoca umbertina diventerà via Umberto I. Da questa via si ha la divisione in due parti della città ed è la via da cui si diramano a spina di pesce
decine di vicoli secondari.

A completamento di ciò vi è la ristrutturazione importante, sempre intorno al 1490, della vecchia torre che diventa ora un vero e proprio castello di difesa con tanto di fossato attorno.

 

 


 

BIBLIOGRAFIA

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25) https://it.wikipedia.org/wiki/Urbanistica_di_Avezzano

 


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URBANISTICA DI AVEZZANO

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URBANISTICA IN EPOCA MEDIEVALE – PAESI E FRAZIONI