PESCINA – COSA VEDERE (ITA)


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Pescina è un paese della Marsica di circa 4000 abitanti, facilmente raggiungibile con l’autostrada A25 e posto in un scenario ambientale di tutto rispetto per bellezzaa e storia. E proprio la sua storia è uno dei caratteri distintivi di questo piccolo comune della Marsica.

 

Pescina oggi. (Immagine personale)

 

La storia qui infatti parla da sola ed è sufficiente percorrere le stradine della cittadina per rendersene conto in continuo sali e scendi di stradine e vicoli.  Questo è infatti un paese con un enorme storia alle spalle, che ha lasciato ampia traccia del suo percorso storico, nonostante l’immane distruzione subita il 13 gennaio 1915 a causa del terremoto di Gioia dei Marsi.

 

Pescina l’indomani del sisma di Gioia dei Marsi nel 1915.

 

Il terremoto di Gioia dei Marsi è un sisma estremamente forte pari a 7 Mw, che colpisce duramente Pescina e la Marsica provocando in qualche modo una cesura storica da cui il territorio si è ripreso solo dopo 100 anni. E qui a Pescina il sisma di Gioia dei Marsi è stato particolarmente violento provocando la morte di 5000 persone su un totale di 6000 abitanti e la distruzione completa di tutti gli edifici e monumenti del paese, chiese in particolare.

 

Pescina l’indomani del sisma di Gioia dei Marsi nel 1915.

 

Quando avvenne il sisma nel 1915 i soccorsi per il sisma partirono solo nella tarda serata del 13 gennaio del 1915 e arrivarono solo nella mattina del 14 gennaio e ciò a causa dell’impraticabilità delle strade e delle frane causate dall’immane scossa. Il terremoto di Gioia dei Marsi è stato tanto distruttivo da distruggere buona parte dei paesi e comuni della Marsica. In pratica è un’immane rovina. Nello stesso periodo del sisma poi abbiamo giò in corso la prima guerra mondiale e questa alla fine assorbe anche l’Italia che vi entra nel corso del 1915 a fianco dell’Intesa.

La tragedia della guerra quindi si somma a quella locale del terremoto, poichè molti dei ragazzi sopravvissuti al sisma sono costretti partire per il fronte togliendo un valido sostegno alle famiglie già duramente private. Nella Marsica rimangono solo poche persone ad aiutare i sopravvissuti, che devono resistere da soli per qualche tempo, poi più avanti i prigionieri di guerra mandati ad Avezzano aiutano i vari paesi in una lenta ricostruzione.

Ricostruzione che avviene tra i molteplici lutti dei ragazzi abruzzesi morti nel frattempo sul fronte alpino. Per la popolazione sopravvissuta è dura e pesante.

 

Pescina durante una manifestazione fascista degli anni ’30

 

Passano gli anni e arriva il Fascismo sotto cui si procede alla ricostruzione dei centri abitati compresa Pescina. Ebbene di questo periodo nella Marsica abbiamo ampia traccia nelle costruzioni soprattutto di diversi monumenti e di questo periodo ci è rimasto un film in particolare che racconta la storia locale di quegli anni rifacendosi integralmente al romanzo di Ignazio Silone ambientato nella Marsica del periodo fascista.

Ebbene tale film del 1979 è una fotografia perfetta della zona in quest’epoca e del modo in cui la popolazione doveva adattarsi a vivere sotto il Fascismo che tanta sofferenza portava seppure mista a una politica di potenza, che tendeva a confondere la realtà alla popolazione. Nel 1939 scoppia poi la 2 guerra mondiale e nel 1940 l’Italia entra in guerra a fianco della Germania.

Il disastro successivo è peggiore della prima guerra mondiale. Il fascismo crolla e c’è l’invasione tedesca che tanta sofferenza ha portato, infine la liberazione nel 1944 e il ritorno alla normalità nel 1945-46.

Ma la sofferenza e le difficoltà patite durante l’occupazione fascista e soprattutto il senso di lutto non ancora passato nel 1945 per il terremoto del 1915, hanno spinto la popolazione a cercare rimedio nella speranza del futuro su cui tutti si sono impegnati nel corso dei decenni successivi.

 

Pescina nel 1950.

 

Il lavoro compiuto dalla cittadinanza di rilancio del paese è assai arduo a causa delle difficoltà economiche in atto che spingono parte della popolazione a emigrare, ma coloro che rimangono ci credono e lavorano sodo  fino ad arrivare al boom economico marsicano degli anni ’80 e al successivo rilancio dei paesi della zona suo fronte turistico.

 

Pescina negli anni ’80

 

Ebbene tutto questo preambolo storico ci serve a dire che di storia e fatica nella Marsica ve ne è stata tanta e c’è ne è tanta e i monumenti e borghi restaurati negli ultimi decenni dimostrano quanto orgoglio e passione ci sia stata da parte della popolazione per rilanciarsi sul piano turistico, ma soprattutto sociale.

 

Pescina oggi. (Immagine personale)

 

Visitare e ammirare Pescina oggi significa proprio questo ripercorrere una storia e delle tradizioni che sanno di antico, ma anche di forza nel riuscire a crescere socialmente nelle difficoltà più estreme come può essere stato il terremoto del 1915.

Oggi Pescina è un centro agricolo di primaria importanza essendo uno dei centri maggiori di smistamento merci dei prodotti ortofrutticoli provenienti dalla vicina Piana del Fucino. Ma Pescina oggi è anche un grande centro turistico con propri musei e sentieri culturali.

I percorsi culturali che si possono trovare a Pescina sono molteplici e spaziano dall’ambito religioso a quello storico politico.

 

Casa Museo Mazzarino. (Immagine personale)

 

A Pescina troviamo due importanti musei uno dedicato al cardinale Mazarino 1 ministro francese sotto Luigi XIV e l’altro a Ignazio Silone uno dei più grandi letterati italiani del ‘900. La figura di Mazzarino è molto descritta e venerata in Francia, dove lui ha vissuto e fatto carriera sia sul piano religioso che politico, ma non tutti sanno che egli è nato a Pescina. Pescina ha dedicato a questi un intero museo nello stesso luogo dove fino al 1915 era presente la sua casa natale crollata con il terremoto.

Mazzarino è stato una figura fondamentale per Luigi XIV in quanto il giovane re rimasto orfano di padre a 5 anni nel 1643, è finito sotto l’ala protettrice del grande cardinale, che lo ha protetto e sostenuto come fa un padre fino alla sua morte avvenuta nel 1661. Ebbene nel museo dedicato a Mazarino è ricostruita in qualche modo la storia della sua infanzia vissuta a Pescina.

 

Casa Museo Ignazio Silone. (Immagine personale)

 

L’altro importante museo di Pescina riguarda Ignazio Silone grande scrittore e uomo politico del Novecento, molto legato al suo paese natale, Pescina appunto. Il museo dedicato a Silone ha sede presso la casa natale dello scrittore sopravvissuta per miracolo al terremoto del 1915 e adibita a museo nel 2021. Tuttavia dobbiamo far notare che una parte del museo dedicata a Silone è presente anche presso il Teatro San Francesco di Pescina. Da segnalare anche la tomba di Silone che si trova ai piedi della vecchia chiesa di San Berardo, da cui si gode uno dei panorami più belli della Marsica.

 

Basilica di Santa Maria delle Grazie. (Immagine personale)

 

Sul piano religioso abbiamo la basilica di Santa Maria delle Grazie (XVI secolo), antica cattedrale della diocesi dei Marsi, che contiene le spoglie di San Berardo, santo protettore del territorio marsicano.

 

Resti della chiesa di San Berardo. (Immagine personale)

 

Oltre alla basilica di Santa Maria delle Grazie sono presenti altre importanti chiese come la chiesa di S. Antonio da Padova del XII secolo collocata nella parte antica del paese, l’antica chiesa di San Berardo del XII secolo in attesa di restauro, e la chiesa di San Giuseppe costruita dopo il terremoto del 1915, degna di nota per la sua struttura elegante e raffinata.

 

La chiesa Giuseppe. (Immagine personale)

 

Sul piano civile troviamo diversi monumenti importanti tra cui spiccano le diverse fontane presenti a Pescina come la fontana di Fontamara, divenuta celebre con il film di Fontamara di Silone nel 1979, la fontana 1934, splendido esempio di arte fascista, la fontana vecchia, che si trova all’uscita del paese andando verso la Valle del Giovenco e il fontanile della Madonna del Carmine presente nella parte più antica del paese.

 

Il castello di Pescina dopo il recente restauro. (Immagine personale)

 

A tutto questo si aggiunge infine il castello medievale di Pescina, posto in cima al paese in posizione impervia e di controllo del passaggio verso la Valle del Giovenco. Il vecchio castello, ben restaurato molto recentemente, offre una panoramica spettacolare sulla Valle del Giovenco e sulla Piana Fucino. Il castello per chiunque lo guardi da sotto fa bella mostra di se sul paese con il suo carattere fiero e indipendente.

 

Centro storico di Pescina. (Immagine personale)

 

Intorno al vecchio castello è possibile notare tutto il vecchio borgo che a distanza di 100 anni è stato quasi del tutto restaurato e offre con le sue case uno spaccato della vita di un tempo e del progredire della storia.

Pescina tuttavia oltre alla parte storico culturale offre soprattutto un magnifico ambiente naturale in cui immergersi per ritrovarsi e riprendersi. L’ambiente naturale in cui è immersa Pescina può essere visitato sia dentro che fuori dal paese.

Dentro al paese è infatti possibile ammirare il corso del Fiume Giovenco dove vicino all’imbocco verso la Valle del Giovenco è presente un piccolo lago artificiale, in cui è possibile praticare la pesca, ma soprattutto stare in tranquillità.

 

Laghetto artificiale del Giovenco presso Pescina. (Immagine personale)

 

Sul piano esterno Pescina si pone bene come base di partenza alla scoperta del territorio circostante sia verso la Piana del Fucino che verso la Valle del Giovenco, entrambe sono zone magiche in cui perdersi completamente.

 

 

 


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